L'omicidio

Molfetta, lite in discoteca con sparatoria tra rampolli dei clan: morta una 19enne barese colpita per sbaglio, ferito nipote del boss Palermiti. In corso interrogatorio di due sospettati

Redazione online

Fascicolo della Dda per il presunto coinvolgimento di esponenti dei clan di Japigia. La giovane Antonella Lopez era la nipote di Ivan Lopez, ucciso in un agguato nel 2021. Sequestrato il locale

MOLFETTA - Una ragazza di 19 anni, Antonella Lopez, è morta dopo essere stata ferita con colpi di arma da fuoco durante una lite avvenuta nella notte tra sabato e domenica 22 settembre in un locale di Molfetta, nel nord Barese. La ragazza era originaria di Bari, del quartiere San Girolamo. Ci sono quattro feriti, di età compresa tra i 20 e i 26 anni: uno dei tre è il ventenne Eugenio Palermiti, classe 2004, figlio di Gianni e nipote omonimo di Eugenio, storico boss del quartiere Japigia arrestato il 12 febbraio 2024. Ferito, non grave, anche Francesco Crudele, 26 anni, che era in compagnia di Palermiti. 

I carabinieri, coordinati dalla Direzione investigativa antimafia, stanno proseguendo con le indagini che sono andate avanti per tutta la giornata. Due persone, sospettate di aver preso parte al delitto, sono state condotte in caserma per essere sottoposte a interrogatorio.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

La 19enne era la nipote di Ivan Lopez, morto in un agguato compiuto sul lungomare IX maggio di Bari, nel rione San Girolamo, il 29 settembre 2021. Quel delitto fu compiuto - secondo l'accusa - da uomini che agirono per conto del clan mafioso Capriati di Bari vecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con gli Strisciuglio che avevano il predominio al San Paolo e San Girolamo. 

Il fatto è avvenuto nel Bahia di Molfetta, un locale della litoranea tra Molfetta e Giovinazzo frequentato anche da famiglie. Sul posto per quasi tutta la giornata i carabinieri del Reparto operativo che hanno provveduto a mettere i sigilli al locale, acquisendo le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Nel corso della serata intorno alle 2,45 ci sarebbe stata una lite tra due gruppi di giovani, lite che sarebbe poi degenerata quando qualcuno ha estratto una pistola e ha fatto fuoco colpendo la ragazza. E' possibile - su questo sono in corso le indagini - che la ragazza e il suo fidanzato fossero gli obiettivi di una spedizione punitiva: scoppiata la rissa, la situazione è degenerata quando qualcuno ha sparato con la pistola. Ed è anche possibile che la vittima predestinata (il ragazzo) sia stato raggiunto nel locale di Molfetta da chi ha sparato. Ma al momento non ci sono elementi che permettono di collegare i fatti a una faida mafiosa, per quanto i nomi delle persone coinvolte abbiano indotto la Dda di Bari a subentrare alla Procura di Trani competente per territorio.

Sono stati «numerosi» - almeno sei - i colpi di arma da fuoco esplosi probabilmente da un revolver. La vittima è morta per shock emorragico: le ferite sul suo corpo sarebbero diverse e concentrate per lo più sul tronco. Quella mortale che ha provocato una forte perdita di sangue, sarebbe dovuta a un proiettile che l’ha centrata alla spalla con conseguente rottura di alcuni vasi sanguigni afferenti alla aorta. Altre lesioni, invece, sarebbero state provocate dai cosiddetti proiettili secondari, ovvero da frammenti di pallottole.

Dei ricoverati dopo l’agguato, due si trovano nel reparto di Ortopedia e l’altro in Chirurgia plastica del Policlinico. Le loro condizioni non sono gravi. Uno ha riportato la frattura di un gomito, un altro ha problemi ad un ginocchio dovuti alla probabile presenza di frammenti di un proiettile mentre il terzo ha una ferita a un avanbraccio. Palermiti ha dato in escandescenze in Pronto soccorso, dove nonostante la presenza dei carabinieri ha distrutto suppellettili del reparto tra cui un computer.

I Carabinieri di Molfetta, coordinati dal pm Federico Perrone Capano, hanno ascoltato decine di ragazzi che erano presenti alla serata e potrebbero aver assistito alla lite. Gli interrogatori si sono svolti nella caserma di Molfetta.

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