Tradizioni

Molfetta, solo quattro pescherecci per la Madonna dei Martiri

Matteo Diamante

A rischio il futuro della sagra. Gli armatori: riscrivere le regole

MOLFETTA - Sebbene manchi ben oltre un mese ai festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, compatrona di Molfetta, la macchina organizzativa diretta dal Comitato Feste Patronali è già abbondantemente a lavoro in funzione della Sagra a Mare dell’8 settembre. Il coinvolgimento della marineria locale è essenziale per far in modo che la tradizione continui senza stravolgimenti. Un impegno che, anno dopo anno, è sempre più difficile e oneroso sia per la costante crisi vissuta dal settore marinaro e sia per la progressiva riduzione dei motopescherecci in città, tali da assicurare la partecipazione alla Sagra a Mare.

Come consuetudine, domenica scorsa presso lo spazio «Padre Martini» della Basilica Madonna dei Martiri, è stato effettuato il sorteggio per la sagra a mare 2024. Sarà il motopesca «S. Maria e figli 1º» ad avere l’onore e l’onere di portare a mare il simulacro della Vergine dei Martiri a cui spetterà, nei prossimi giorni, scegliere le sue «damigelle» che l’affiancheranno durante la sagra. Come sottolineato, i motopescherecci iscritti al comparto di Molfetta che prendono parte al tradizionale sorteggio continuano ad essere sempre meno. Su un totale di 44 natanti (28 attrezzati per la grande pesca e 16 per la piccola pesca) soltanto 4 hanno dato la propria adesione a portare a mare il simulacro della Vergine. Un dato che deve far riflettere e che, nonostante l’ottimismo giunto in fase di sorteggio dal Rettore della Basilica Padre Nicola Violante e dal Presidente del Comitato Feste Patronali Vincenzo Germinario, non fa dormire sogni tranquilli al futuro della Festa Patronale. Tutto questo quando va registrata, quest’anno, l’apertura del sorteggio anche ai natanti dediti alla piccola pesca a differenza di quanto accaduto sino alla scorso anno. Quali le motivazioni che spingono gli armatori a declinare l’invito a partecipare al sorteggio e dunque a sperare di poter portare a bordo il simulacro della Madonna dei Martiri? Innanzitutto c’è una questione economica. Sarebbero pari quasi a zero i fondi messi a disposizione degli armatori per sopperire alle spese derivanti dalla Sagra a Mare. Tra costo del gasolio e costi necessari a adeguare il motopeschereccio per portare a bordo la Vergine, la somma è importante ed è totalmente a carico dell’armatore. A questo si aggiungono questioni di carattere burocratico ed altre legate alla sicurezza che armatore e comandante del natante devono garantire durante la Sagra a Mare per non incorrere in verbali e sanzioni, con ripercussioni sul penale e sulle licenze indispensabili per andare a mare. Una situazione generale non da poco che in questo 2024 ha ridotto solo a 4 su 44 i motopesca aderenti al sorteggio.

«Noi molfettesi abbiamo il privilegio di avere la Madonna dei Martiri - ha esordito Vincenzo Germinario, Presidente del Comitato Feste Patronali - e dunque il dovere di fare in modo che si svolga nel migliore dei modi. È un qualcosa che dobbiamo ai nostri emigranti che anche da lontano non ci fanno mancare la loro vicinanza». Tuttavia, a margine del sorteggio avvenuto domenica scorsa, è stato Domenico Facchini, in rappresentanza dell’Associazione Armatori d Molfetta ad invitare il Comitato Feste Patronali a rivedere, entro la fine dell’anno, il regolamento, al fine di assicurare un futuro alla Sagra a Mare.

Privacy Policy Cookie Policy