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Acquaviva delle Fonti, il canile comunale riapre dopo i lavori
Torna in piena operatività anche il rifugio sanitario. La struttura era stata chiusa dalla Asl nel febbraio 2024, ma in realtà la sua travagliata storia è molto più lunga
ACQUAVIVA DELLE FONTI - Anni difficili, specie per i cani ospitati, che ora si spera possano essere superati. Riapre e torna ad avere la piena operatività il canile comunale, anche nella parte sanitaria.
«Abbiamo ridato dignità agli animali e al personale impegnato, dando una sistemata a una struttura che abbiamo ereditato nelle condizioni che ne avevano portato alla chiusura. L’amore per i cani è una sensibilità diffusa, anche tra chi non ne ha uno. Per questa ragione – ha sottolineato il sindaco, Marco Lenoci che ha voluto essere presente alla ripresa piena delle attività –. Considero questa riapertura un tratto distintivo nell’azione di questa amministrazione: restituiamo alla comunità un elemento di civiltà».
La struttura era stata chiusa dalla Asl nel febbraio 2024, ma in realtà la sua travagliata storia è molto più lunga. Le associazioni animaliste da anni stanno combattendo per ridare dignità a cani detenuti in condizioni pietose e soprattutto avviarli alle adozioni. Già nel 2021 c'era stato un intervento della Asl che chiuse il canile per carenze strutturali e igienico-sanitarie legate all’ora gestione.
Le associazioni si mobilitarono con proteste e petizioni per chiedere la riapertura del canile e il miglioramento delle condizioni degli animali. Si organizzarono raccolte di cibo e medicine per sostenere i cani durante la chiusura.
Le tensioni tra associazioni da una parte e le amministrazioni che si sono susseguite non si sono placate nonostante il cambio di passo con una nuova gestione: le criticità persistevano sia per le strutture con la necessità di interventi, sia nella gestione dei cani. Alla fine a pagare sono stati gli animali: le adozioni sono di fatto rimaste ferme per molto tempo, condannando decine e decine di animali ad una dolorosa detenzione.
Ora si punta a cambiare passo. La nuova riapertura è stata concretizzata il 20 giugno, da ieri anche la parte sanitaria. In particolare, sono state sostituite le zanzariere, sono stati imbiancati i muri dell’ambulatorio, della stanza visita e degli uffici amministrativi. Ancora, sono stati risistemati i bagni e gli spogliatoi per il personale, sono stati acquistati una lampada scialitica, carrelli portaferri e aste per le flebo. Infine, sono stati sistemati gli spazi esterni, anche con lo sfalcio dell’erba, sono stati rimossi i rifiuti speciali che si erano accumulati e, soprattutto, sono stati dotati di ombreggianti tutti i box degli animali.
«C'è ancora da lavorare – commentano le associazioni animaliste -, dalla carenza di personale e risorse ai ritardi nelle adozioni dei cani. La gestione del canile deve avvenire in modo trasparente e responsabile».
E soprattutto, sempre per il bene degli animali, riuscire a collaborare in accordo, che la litigiosità non fa mai bene a nessuno.