Comunali

Bari, la beffa dei Municipi: presidente e consiglieri rischiano di non prendere lo stipendio

Massimiliano Scagliarini

Ecco come cambiano le indennità nei Comuni. Al sindaco metropolitano 13800 euro lordi al mese

BARI - Quello che dovrebbe aprirsi con l’insediamento dei consiglieri nel corso del mese di luglio sarà il primo mandato pieno in cui si applicano le nuove indennità stabilite per gli organi politici dei Comuni. E che - su decisione del governo Draghi - hanno «premiato» i sindaci delle Città metropolitane, cui viene riconosciuto uno stipendio pari a quello dei presidenti delle Regioni. Ma c’è un mistero che riguarda i Municipi, istituiti soltanto a Bari.

Ai sindaci metropolitani (come quello di Bari) è infatti riconosciuta una indennità pari a 13.800 euro lordi al mese, la stessa che spetta al governatore. E questa cifra è anche il parametro su cui si determinano, a scalare, gli stipendi degli altri componenti di giunta e consiglio. Al vicesindaco di Bari spetta e spetterà l’80% della somma, ovvero 10.350 euro lordi al mese, mentre agli assessori il 60% pari a 8.970 euro lordi al mese (identico trattamento per il presidente del Consiglio comunale). È aumentato, anche, il tetto massimo dei gettoni di presenza che spettano ai consiglieri semplici: prima della Finanziaria 2022 non poteva superare i 2.300 euro lordi al mese, adesso l’importo può arrivare a 3.450 euro lordi.

Ai presidenti dei Municipi spetta invece il 40% dell’indennità degli assessori, o forse bisogna usare il condizionale. Una norma del governo Meloni, entrata in vigore da marzo, ha messo una serie di paletti al ribasso richiamando un tetto complessivo alla spesa già presente nel Testo unico degli enti locali. Negli scorsi mesi è stato sventato il pericolo di una restituzione di quanto erogato (dopo gli aumenti) oltre il tetto stabilito dal Tuel, pericolo che però avrebbe riguardato quasi certamente solo Roma e Milano (dove esistono anche gli assessori municipali). Dovrebbe essere il ministero dell’Interno, adesso, a determinare i nuovi importi dell’indennità per il presidente e del tetto per i gettoni dei consiglieri municipali. Ma poi la scelta sarà comunque politica, perché la legge impone di parametrare gli importi all’attività effettivamente prestata. E a Bari il decentramento amministrativo è quasi totalmente inesistente.

Non potrà lamentarsi (degli aumenti) nemmeno il sindaco di Lecce, cui spettano 9.660 euro lordi al mese (per appena 6mila abitanti la città non entra nello scaglione massimo dei capoluoghi di provincia, in cui si sale a 11.040 euro come nei capoluoghi di Regione non città metropolitana), con 7.245 euro destinati al vicesindaco, 5.796 per gli assessori e un tetto da 1.552 euro per i consiglieri comunali.

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