Bullismo per procura

Bari, spedizione punitiva di due bulle: 13enne picchiata in Piazza del Ferrarese

Luca Natile

Aggressione commissionata contro la compagna di scuola: i genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri

BARI - «Non fare vedere più la tua faccia di m***a qui a Bari Vecchia. Stattene a casa o prendi mazzate. Noi siamo le ragazze del Libertà e tu devi stare solo zitta.»

Cattivissime noi, ragazze della «generazione Z», centennials terribili (nate tra il 1997 e il 2015), sempre pronte a prendere a calci la vita e le compagne di scuola. Canaglie del banco accanto «mal-educate», «non-integrate», si nutrono di TikTok, Instagram, Snapchat e gruppi chiusi su Whatsap.

Invidie e gelosie - Sono tutte centennials, ragazzine tra i 12 ed i 13 anni, studentesse delle Medie, le protagoniste di un’aggressione consumata sabato sera, in piazza del Ferrarese, poco dopo le 19.30. L’aggressione è stata il culmine di una vicenda fatta di piccole vessazioni, di sottili violenze psicologiche, di parole usate come pietre e comportamenti taglienti che si trascinavano da un po’ di tempo. Invidie e gelosie nate tra i banchi del Cirillo tra due coetanee che frequentano classe differenti.

Bari non è una metropoli e le comitive giovanili finiscono per frequentare gli stessi posti. I ragazzi della «Generazione Z», selfie e faccia d’angelo, buona educazione, sostanziosa paghetta di mamma e papà in una tasca e un iPhone nell’altra, li vedi sciamare in branco, ragazzi e ragazze, il sabato sera tra Piazza del Ferrarese e piazza Mercantile, in cerca di emozioni forti e nei casi peggiori di vittime da bullizzare.

La prima adolescenza che ha inizio intorno agli 11 anni è quel periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta che racchiude in sé grandi mutamenti e grande disorientamento, con rilevanti trasformazioni fisiche e psicologiche. Si caratterizza per l’intensità delle emozioni e l’importanza del gruppo dei pari, oltre che per il cambiamento nel rapporto con le figure genitoriali e una ridefinizione dei confini.

La soffiata - E per «segnare» i confini del proprio territorio, stabilire l’esclusività di rapporti e frequentazioni, soprattutto tenere fuori dal suo giro quella compagna di scuola verso la quale nutriva una istintiva avversione, la dodicenne ha informato gli amici di comitiva dei suoi sentimenti di odio verso «quella ragazza del Cirillo e le sue amiche più intime».
Le «ragazze del Libertà», quelle più cattive del gruppo frequentato dalla dodicenne (composto da ragazzi e ragazze), hanno preso le sue parole sul serio e sono partite alla carica, affrontando a muso duro la coetanea e minacciando le due amiche che in Piazza del Ferrarese erano in sua compagnia, le quali hanno tentato di abbozzare una reazione.

Conseguenze - La situazione è degenerata rapidamente, la vittima è stata presa per i capelli, spintonata, sbattuta a destra e sinistra e infine scaraventata per terra sotto gli sguardi compiaciuti della mandante della spedizione punitiva. L’aggressione è stata interrotta dall’intervento di passanti. Le autrici della violenza insieme alla loro comitiva si sono allontanate.

La vittima ha chiamato i familiari informandoli di quanto era appena accaduto e di quello che c’era stato nel recente passato. Il padre e la madre della ragazza hanno denunciato tutto ai carabinieri della stazione Bari Principale, portando anche la testimonianza delle persone delle ragazze, amiche della figlia, che erano presenti.

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