Il caso

I debiti fiscali di Vulcano, quelli di Olivieri con la Multiservizi: per i manager del Comune di Bari scattano i pignoramenti

MASSIMILIANO SCAGLIARINI

L’ex n. 1 di Amtab non ha pagato imposte per 320mila euro. L’ex consigliere regionale arrestato ha una condanna erariale e debiti con le banche

BARI - Dal 2015 a oggi l’avvocato Pierluigi Vulcano, presidente dell’Amtab di Bari nel periodo in cui l’azienda comunale dei trasporti sarebbe stata infiltrata dal clan Parisi, sembrerebbe aver omesso il pagamento delle imposte. E così il fisco gli ha presentato il conto nella sede dell’Asi, il consorzio dell’area industriale di Bari di cui l’esponente Pd è stato nominato presidente - sempre su indicazione del sindaco Antonio Decaro - dopo aver lasciato l’Amtab in stato semicomatoso.

Negli scorsi giorni l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha notificato all’Asi un pignoramento presso terzi da 367mila euro. Si tratta di 29 cartelle esattoriali non pagate per 325mila euro, oltre interessi, sanzioni e oneri di procedura. Soldi che il terzo, in questo caso il consorzio, deve pagare per conto del debitore, versando all’Agenzia i compensi dovuti al suo presidente.

Cifre così elevate farebbero pensare a un debito relativo a Irpef non versata. Normalmente, in casi simili, l’Agenzia della riscossione mette in atto tutta una serie di procedure quali - ad esempio - il fermo amministrativo dei veicoli intestati al debitore. La questione crea ovviamente imbarazzo anche all’amministrazione comunale, che ha nominato alla guida di una società pubblica un professionista con debiti rilevanti verso lo Stato. Debiti che sussistevano anche ai tempi di Amtab: si può supporre che pure l’azienda dei trasporti debba aver accantonato i compensi per versarli all’erario. L’avvocato Vulcano non ha però ritenuto di rispondere alla «Gazzetta».

Ma sempre in questi giorni è andato a segno anche un altro pignoramento nei confronti di un protagonista dell’inchiesta Codice interno, l’avvocato Giacomo Olivieri, finito in carcere il 26 febbraio, cui già alcuni mesi fa è stato pignorato il vitalizio da consigliere regionale. In questo caso i pignoramenti sono stati attivati dalla Multiservizi, a seguito di condanna di Olivieri da parte della Corte dei conti per danno erariale, e da Amco (cessionaria dei crediti di alcune banche venete) per i mutui non pagati. A ciascuno dei due creditori il Consiglio regionale dovrà versare circa 400 euro al mese. 

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