Il caso

Cassano, assalto armato al bancomat: un’esplosione e poi la fuga con il bottino

Franco Petrelli

Per far saltare in aria la banda avrebbe utilizzato la tecnica della «marmotta», inserendo esplosivo in una delle fessure dell’intero blocco del bancomat e facendolo poi esplodere

CASSANO MURGE - Assalto armato nelle notte allo sportello automatico della Banca Popolare di Bari in via Vittorio Emanuele II a Cassano. Una banda di malviventi, al momento non identificati, ha messo a segno il colpo intorno alle 4 della notte tra sabato e domenica. Per far saltare in aria il bancomat avrebbe utilizzato la tecnica della «marmotta», inserendo esplosivo in una delle fessure dell’intero blocco del bancomat e facendolo poi esplodere. Il botto in piena notte ha svegliato i residenti nel centro di Cassano delle Murge e sono stati alcuni di loro a dare l’allarme. Quando i carabinieri, aiutati dagli artificieri del comando provinciale, sono arrivati sul posto, i banditi era già fuggiti col bottino, non ancora quantificato, a bordo di una auto guidata da un complice.

Stando ad una prima ricostruzione fatta dai militari, i malviventi sarebbero stati armati. Fortunatamente al di là del bancomat divelto e del denaro trafugato, il colpo non ha causato feriti o danni strutturali all’immobile che avrebbero potuto costretto ad una evacuazione.

La caccia agli assalitori è partita già nella notte, con posti e blocco e l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero aiutare a identificare gli autori del colpo, simile a quello subito dallo stesso sportello bancomat ad agosto di sei anni fa. Anche in quel caso i banditi fecero saltare in aria il blocco blindato riuscendo poi a fuggire con il bottino. Il sindaco di Cassano, Davide Del Re, lancia l’allarme dicendosi «fiducioso nell’operato delle forze dell’ordine».

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