Il caso

Mafia a Bari, la commissione Antimafia chiede i verbali del pentito su Decaro

Isabella Maselli

Circolare del Comune: massima collaborazione con l’ispezione

BARI - Anche gli atti dell’inchiesta archiviata sul sindaco di Bari Antonio Decaro (aperta sulla base delle dichiarazioni di un «pentito») finiranno sul tavolo della Commissione parlamentare Antimafia che è al lavoro sul «caso Bari». Da Roma hanno chiesto alla Procura del capoluogo pugliese gli atti dell’indagine «Codice Interno» che quasi un mese fa - era il 26 febbraio - ha portato all’arresto di 135 persone, trascinando nella bufera affiliati al clan mafioso Parisi del quartiere Japigia, ma anche insospettabili, come politici e imprenditori, oltre a gettare un’ombra sulla municipalizzata Amtab, sottoposta ad amministrazione giudiziaria.

Voto di scambio, aste e partite di calcio pilotate, ma soprattutto assunzioni decise dal clan e un quadro di sospette connivenze che ha convinto prima il ministro dell’Interno (il quale ha annunciato la nomina di una commissione d’accesso) e poi la Commissione parlamentare Antimafia a fare verifiche.

E così sul tavolo del procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi è arrivata la richiesta di trasmettere a Roma gli atti dell’indagine (non è escluso che il capo degli uffici giudiziari venga sentito in audizione nelle prossime settimane). Oltre alle migliaia di carte che contengono intercettazioni, verbali di collaboratori di giustizia e fotogrammi, dalla Procura di via Dioguardi sarà inviato anche il fascicolo stralcio (archiviato) che riguarda il sindaco Antonio Decaro.

La bufera giudiziaria, infatti, al di là delle (insussistenti) responsabilità penali del primo cittadino, ha inevitabilmente travolto anche lui. A tirare in ballo Decaro nell’inchiesta è stato nel 2019 un «pentito», Nicola De Santis, ex autista di bus dell’Amtab...

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