Lavori in corso
Adelfia, giallo dei lavori infiniti in piazza. L'ira dei commercianti: «Tra un po’ chiudiamo»
Tra piazza Roma e via Veneto a rilento il cantiere aperto un anno fa. «Pochi affari»
ADELFIA - Piazza Roma e il primo tratto di via Vittorio Veneto. L’atmosfera surreale, quasi lunare, per via dei lavori in corso, stride con la fibrillazione di commercianti e cittadini che da un anno vedono bloccate le attività economiche ed il semplice transito dei veicoli. Giuseppe Viscuso, commerciante di telefonia mobile, che si affaccia sulla piazza: «il problema non è tanto il fatto che la piazza sia chiusa. Siamo tutti contenti se diventa più bella. Il problema vero è che gli operai lavorano 2 giorni sì e 2 no. Sembra non ci sia il materiale. Devono collocare le basole ma non ci sono. C’è un altro operaio che deve rompere la strada ma non viene. La strada resta chiusa e non passa nessun cliente. Le auto ormai non passano da mesi».
Il progetto prevede la riqualificazione di piazza Roma e di un primo tratto di corso Vittorio Veneto. I lavori sono finanziati grazie al Pnrr per circa 700mila euro. Teresa Colacicco, titolare di una profumeria in via Veneto: «questa storia dura da marzo del 2023. Tra poco festeggiamo il compleanno. Chi vuole spendere dal mio negozio è costretto a parcheggiare l’auto lontano. Stamattina un furgone doveva scaricare la merce e con la santa pazienza sono venuti a piedi per consegnare». Ha intenzione di vendere tutto. «Sono 18 anni che ho questa attività e adesso sono in crisi». Mario Losacco vende abiti da cerimonia: «se le faccio vedere i miei registri le dimostro che l’incasso è zero. Pensavamo a pochi mesi di chiusura ma è un anno e mezzo che andiamo avanti così. Noi vendiamo abiti da cerimonia e per acquistarli dal nostro fornitore ci siamo indebitati». Nel retro tanti abiti da sera in attesa di essere indossati. «Abbiamo 20mila euro di debiti. Il sindaco ci invitò ad avere un po’ di pazienza ma la banca non la pago con la pazienza, da qui non passa più nessun cliente». Il negozio accanto è di Luana D’Elia: «è un disastro. Iniziarono i lavori ad aprile 2023, poi li bloccarono, ripresero a maggio e siamo ancora qui con 2 operai al giorno, quando vengono. Per giorni e giorni, a volte, i lavori sono completamente fermi. Siamo andati in delegazione a parlare con il sindaco ma non abbiamo risolto nulla. Molte attività stanno chiudendo. Noi inaugurammo l’attività giusto a marzo dello scorso anno e abbiamo perso l’investimento».
Davanti alla sede di un circolo, alcuni anziani dicono la loro. Vito Gargano: «I lavori vanno a rilento e siamo costretti a fare il giro del mondo per rientrare nelle nostre case». Michele Mumolo: «ogni tanto compaiono chiusure improvvise». Lorenzo Torres: «vengono due operai ogni tanto, mettono un mattone e vanno via». Il sindaco Giuseppe Cosola spiega: «il progetto definitivo, inviato alla Soprintendenza per i pareri del caso fu autorizzato, lasciando all’ente la facoltà di fornire indicazioni anche durante le fasi della lavorazione. Quando hanno cominciato a rifare il pavimento l’ente comunicò che bisognava cambiare materiale. La ditta aveva già firmato contratti - prosegue - per quel materiale, si è trovata di fronte alla necessità di rifare l’ordine per una nuova fornitura».
Quindi: «il fornitore ha comunicato che non può fornire tutto in poco tempo». Da qui, i ritardi. Sul cartello dei lavori compare la data di consegna dei lavori, il 6 marzo 2023, ma non quella di fine lavori. «Non si scrive mai la data di fine lavori perché, ad esempio, questo imprevisto con la Soprintendenza ha allungato i tempi. Questo ritardo non imputabile alla ditta comporta dei ritardi. Il cantiere non è stato bloccato da nessuno».