Sono 10 in tutto

Auto rovesciata e guerriglia urbana a Capodanno a Molfetta: altri due arresti

Il reato contestato è sempre lo stesso: 'pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente', introdotto dal cosiddetto 'decreto Caivano'

MOLFETTA - Altri due presunti responsabili dei disordini e degli episodi di vera e propria guerriglia urbana avvenuti a Molfetta, in provincia di Bari, nella notte di capodanno, sono stati identificati e arrestati dai carabinieri. Un'automobile fu capovolta in una piazza della cittadina adriatica e all'interno vennero fatti esplodere dei forti petardi.

La vettura finì per prendere fuoco.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno acquisito ed analizzato una moltitudine di filmati, andando a scandagliare e carpire ogni minimo particolare delle immagini. Alla fine sono riusciti ad identificare gli altri due presunti responsabili dei disordini rimasti finora senza nome. Stamane i carabinieri della Compagnia hanno eseguito un’ulteriore ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti degli ultimi due presunti responsabili. Le immagini fecero il giro d'Italia. Sono stati raccolti ulteriori elementi, in aggiunta a quelli già acquisiti all’inizio delle attività investigative, che hanno permesso la loro identificazione.

Erano otto le persone raggiunte finora (cinque maggiorenni e tre minorenni) da provvedimenti restrittivi che contestavano loro le responsabilità di ognuno; tutti erano stati ripresi in alcuni video registrati anche dagli stessi indagati, seminando il panico tra le vie cittadine, capovolgendo e vandalizzando l'auto in sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni artigianali nel tentativo di incendiarla. Il reato contestato è sempre lo stesso: 'pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente', introdotto dal cosiddetto 'decreto Caivano'.

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