L'iniziativa

Bari, un cortile urbano che sa di rinascita

Barbara Minafra

Giovani architetti hanno progettato un «tetto verde» trasformando uno spazio abbandonato al quartiere San Paolo

BARI - Un «rammendo» urbano controfirmato Renzo Piano. Quattro giovani architetti del Politecnico di Bari hanno progettato la riqualificazione di un anonimo spiazzo di periferia al San Paolo che sei mesi di lavoro e un milione di euro trasformeranno in «Corte Don Bosco».

Nelle prossime settimane si aprirà il cantiere che entro l’estate renderà finalmente concreto «G124», un intervento promosso con Comune e Politecnico e sostenuto nella fase progettuale con borse di studio post-laurea dall’archistar e senatore a vita. A dicembre, nel III Municipio Bari San Paolo, è stato presentato il cronoprogramma del lavoro, selezionato a livello nazionale con altri due, uno a Napoli (Università Federico II) e uno a Rovigo (Università di Padova), che vuole non solo riqualificare l’area, ma restituire ai residenti uno spazio di aggregazione.

IL PROGETTO Da area abbandonata a cortile di città. L’idea è stata quella di realizzare un grande tetto verde con 110 alberi, tra allori e lecci, ad integrazione dei 17 alberi già presenti. Al centro della corte, troverà posto uno spazio collettivo dedicato alle attività sociali. La griglia arborea poggerà su terra stabilizzata drenante, ci saranno sedute e illuminazione pubblica.

«L’intervento – spiegano gli architetti under 35 - si fonda su due elementi: la corte alberata nonché lo spazio triangolare fulcro della nostra progettazione e il margine costituito dagli elementi che gravitano attorno, ossia i marciapiedi, la strada e le soglie».

L’IDEA PROGETTUALE Nel marzo 2022 è iniziato lo studio su un’area del quartiere San Paolo, nei pressi di via Altamura, denominata «Corte Don Bosco» dal nome della vicina parrocchia. Uno spazio di 7.237 mq di forma triangolare, circoscritto da tre edifici che lo chiudono su tre lati. Il 6 maggio 2022 Politecnico e Comune di Bari sottoscrivono una convenzione. I giovani laureati del Politecnico, Tiziano De Venuto, Ezio Melchiorre, Rosa Piepoli e Giuseppe Tupputi, seguiti dai tutor prof. Carlo Moccia e prof. Francesco Defilippis del Dipartimento di Architettura, Costruzione, Design (ArCoD), hanno elaborato una riqualificazione basata sul principio consigliato da Piano: ascoltando la gente del posto per individuare l’ipotesi progettuale che più soddisfa le esigenze dei residenti, come una sorta di “architetto condotto” come un medico.

Il progetto finale sintetizza economicità, verde, sostenibilità e soprattutto riesce a rendere l’area un contenitore di socializzazione, uno spazio inteso come pertinenza, come prolungamento della propria casa all’esterno, come le antiche corti dei centri storici.

LA CRONOLOGIA Dal 2022, trimestralmente, una serie di incontri online e in presenza (a Genova presso la Fondazione Renzo Piano e a Roma al Senato) hanno messo a punto il progetto. L’ultimo con Piano lo scorso 29 novembre a Roma dove il senatore ha incontrato i tre gruppi di ricerca di Bari, Napoli e Padova per le conclusioni progettuali.

Il 7 dicembre, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso, la giunta ha approvato il progetto esecutivo G124 per Bari San Paolo con il finanziamento di un milione di euro (fondi Pon Metro 2014/20) da ripartire equamente tra lotto 1 per il G124 e lotto 2, per le infrastrutture pubbliche. Il 18 dicembre c’è stata la presentazione del progetto alla cittadinanza nella sede del III Municipio con il sindaco Antonio Decaro: «Una iniziativa – che costituisce un esempio da replicare in altre aree periferiche della città».

I LAVORI La riqualificazione dell’area prevederà l’inibizione del traffico carrabile attraverso la riconfigurazione degli accessi alla corte unitamente alla riduzione della sezione stradale in modo da garantire maggiore sicurezza. Della realizzazione dei lavori si farà carico l’ufficio tecnico del Comune di Bari.

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