elezioni comunali
Bari, Laforgia: «Abbiamo bisogno di unità, sono disponibile al dialogo ma non accetto imposizioni»
Una nota dell’avvocato Michele Laforgia, candidato sindaco di Bari sostenuto da una parte del centrosinistra, tra cui Sinistra italiana, ma non dal Pd
BARI - «Apprendo dalla stampa che a Roma Elly Schlein e Giuseppe Conte stanno cercando di raggiungere una intesa per le prossime elezioni amministrative, anche per individuare un candidato sindaco unitario per la città di Bari. Mi pare una buona notizia» perché «Partito democratico e Movimento cinque stelle non possono non impegnarsi a proseguire insieme l’azione di governo del centrosinistra a Bari e in Puglia. Abbiamo bisogno di unità. Ma per trovarla, dopo mesi di estenuanti trattative, non basta accordarsi per il Piemonte o in Basilicata, dove pure si vota a giugno. Nel negoziato devono trovare posto gli elettori del centrosinistra e, per parte nostra, i cittadini baresi, che hanno diritto ad essere rappresentati dal prossimo sindaco come lo sono stati, in questi anni, da Antonio Decaro».
Lo dichiara in una nota l’avvocato Michele Laforgia, candidato sindaco di Bari sostenuto da una parte del centrosinistra, tra cui Sinistra italiana, ma non dal Pd. «La città - dice - non può permettersi un primo cittadino leghista o alleato del Carroccio, che faccia da Bari gli interessi della Repubblica di San Marco, il cui gonfalone sventolava ieri sui banchi di Palazzo Madama. Ma per opporsi efficacemente allo smantellamento della Costituzione occorre anche riportare alle urne, magari con un po' di entusiasmo, chi da tempo non vota più, coinvolgere nella costruzione e nella realizzazione del programma le donne, i giovani e la comunità Lgbtq+, ancora ai margini della partecipazione politica, emarginare i portatori di voti inquinati».
Secondo Laforgia, quindi, «non basta convergere su una figura accettata dai maggiorenti locali per restituire orgoglio, speranza e coraggio agli elettori». E aggiunge: «Proprio perché autonomo e indipendente sono disponibile al dialogo con tutti ma non accetto, e non accetterò, imposizioni da nessuno».