Verso le feste
Vigilia, aperitivi e movida a Bari: la sicurezza alza il tiro, tolleranza zero
Stretta su dj set e discoteche all’aperto, assembramenti e botti. Pronte le ordinanze del sindaco che fissano limiti e divieti nei giorni 23, 24, 30 e 31 dicembre e 1° gennaio 2024
BARI - Tolleranza zero su dj set e discoteche all’aperto, assembramenti, botti e contenitori in vetro. Ricalcando per grandi linee le limitazioni degli scorsi anni, anche se alcune – leggere alla voce petardi – sono andate puntualmente disattese. C’è attesa a Bari per le ordinanze di fine anno, i provvedimenti del Comune per blindare e mettere sotto sicurezza la Vigilia di Natale e la lunghissima notte di San Silvestro, quella che saluterà l’arrivo del 2024.
Ieri in Prefettura il tradizionale comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in vista delle festività; un tavolo interistituzionale al quale l’amministrazione comunale ha illustrato le bozze delle due ordinanze che nelle prossime ore saranno firmate dal sindaco Antonio Decaro. Ordinanze che potrebbero avere una durata temporale più estesa: le due antivigilie, quelle del 23 e del 30 dicembre, quest’anno coincidono con il sabato, una sorta di prologo dei lunghissimi aperitivi e brindisi che si consumeranno nel cuore della città ma anche in altre zone a forte vocazione da movida.
Limitazioni rese necessarie anche alla luce delle tante segnalazioni di cittadini e comitati, in primis quelli dell’Umbertino, esasperati tutto l’anno da una movida cafona e fracassona e costretti nei mesi scorsi a presentare esposti in Procura per il ripristino dell’ordine pubblico. Un’emergenza affrontata dal Comune in un apposito tavolo con le associazioni di categoria di ristoratori e commercianti e che ha prodotto una bozza di ordinanza (tra chiusure anticipate dei locali e campagne di sensibilizzazione al decoro e alla civile convivenza) che a questo punto dovrebbe entrare in vigore dopo la sbornia delle Festività.
Aspettando Natale e Capodanno L’ordinanza - che dovrebbe valere dalle ore 12 alle ore 20 delle giornate del 23, 24 e 30 dicembre e dalle ore 12 del 31 dicembre alle ore 5 del 1° gennaio 2024 – vieta ai locali di diffondere musica all’esterno e negli spazi antistanti gli esercizi pubblici e le attività commerciali mediante diffusori acustici o altre apparecchiature sonore, fatte salve le manifestazioni ed attività preventivamente autorizzate e purché non creino comunque disturbo alla quiete pubblica.
Sarà invece consentita la diffusione di musica dal vivo in «modalità acustica» senza però l’ausilio di altoparlanti o altri dispositivi di diffusione negli spazi esterni di pertinenza dei locali, questo per evitare sovraffollamenti. In sostanza si potrà brindare all’interno accompagnati dalla musica ma le strade e le piazze non dovranno trasformarsi in discoteche a cielo aperto per ovvie ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. Nelle stesse giornate scatterà il divieto di somministrare, per l’asporto, bevande in bottiglie e contenitori in vetro. Bandito il vetro anche dai distributori automatici h24.
Stop a fuochi e incivili Fino al primo gennaio scatterà il divieto di vendita, in forma ambulante e non, di alcune categorie di fuochi d’artificio, ascrivibili alle F2 e F3, e dei cosiddetti «fuochi di libera vendita» o «declassificati» che «abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, crepitante e fischiante (tipo rauti o petardi, petardi flash, petardo saltellante, sbruffo, mini razzetto, razzo, candela romana, tubi di lancio, loro batterie e combinazioni)».
Fatti salvi gli spettacoli autorizzati, i divieti riguarderanno anche semplici cittadini e tutti coloro che abbiano la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute (non a caso la polizia locale potrà anche filmare per sanzionare i trasgressori). Le violazioni saranno punite con multe fino a 500 euro e chi vende illegalmente il materiale rischia anche la sospensione della licenza. Restano poi validi i divieti anti-incivili che in realtà dovrebbero essere rispettati tutto l’anno, tra cui lo stop alla vendita abusiva su strada di cibo e bevande, ai bivacchi, all’accensione di fuochi e l’abbandono dei rifiuti su aree pubbliche.