La situazione

Hotel Palace, a Bari tutto tace sui 40 lavoratori

Rita Schena

L'ultima manifestazione che ha visto uniti sindacati ed ex dipendenti si è svolta lo scorso febbraio

BARI - In un anno e mezzo si sono dimezzati. Degli oltre 80 lavoratori licenziati l'indomani della chiusura dell'Hotel Palace, ormai ne restano una quarantina. Per i quali l'unica ancora di salvezza è la disoccupazione e qualche lavoretto pur di tirare avanti.

«Finita la cassa integrazione al 31 dicembre 2022 si è aperto lo stato di Naspi che li coprirà per il 2023 – spiega Marco Dell'Anna Uiltucs – e non abbiamo alcuna prospettiva sul futuro. Sappiamo che fino a qualche mese fa la proprietà dell'ex Palace aveva alcune trattative in corso, che però non sono mai state oggetto di confronto. Saiga, la società proprietaria, si è sempre defilata da ogni confronto. Ormai c'è solo una possibilità per salvare questi quaranta: legare il loro destino a quella che sarà la futura concessione dell'amministrazione per una nuova licenza d'uso. Perché nel frattempo la precedente licenza è scaduta e quindi, nel momento in cui si dovrebbero concludere delle trattative, chiunque dovesse rilevare l'immobile per riprendere l'attività di albergo, dovrà necessariamente richiedere una nuova licenza. Il percorso che abbiamo condiviso con il sindaco se e quando si dovrà rilasciare una nuova licenza per la ripresa dell'attività, è la condizione di riassumere questi lavoratori».

L'ultima manifestazione che ha visto uniti sindacati ed ex dipendenti si è svolta lo scorso febbraio. Le parti, ascoltate dal sindaco, sono riuscite ad ottenere la promessa che una futura nuova licenza conterrà una sorta di clausola sociale. Ma il problema è che al momento non c'è alcuna offerta e di conseguenza richiesta. Tutto tace. A febbraio si parlava di un grosso gruppo internazionale interessato a rilevare la struttura, ma tutto si è dissolto come uno sbuffo di fumo.

Intanto l'ex hotel è lì a consumarsi, tra balconi sbrecciati e (sempre secondo voci) la necessità di almeno 10 milioni di euro per ristrutturarlo. In una città che vive un boom turistico senza precedenti e che chissà come avrebbe bisogno che l'Hotel Palace risorga dalle sue ceneri come la fenice. 

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