La curiosità

È di Putignano uno degli allenatori più vincenti in attività in Italia

Antonio Galizia

Il suo nome è Alfonso Laghezza, 41 anni, coach della Brunetti Castelgoffredo (Mantova)

PUTIGNANO - E’ pugliese, di Putignano (Ba) uno degli allenatori più vincenti in attività in Italia. E’ Alfonso Laghezza, 41 anni, coach della Brunetti Castelgoffredo (Mantova) che nello scorso week end davanti al pubblico del Pala Mazzi della cittadina lombarda, ha superato 3-1 il Sudtirol nella finale di ritorno e si è aggiudicata lo scudetto di tennistavolo femminile, il settimo di fila.

E’ il titolo della seconda stella per Castelgoffredo che completa, per il quarto anno il «triplete» (scudetto, Coppa Italia, Supercoppa). Per il coach pugliese è invece l’8° scudetto (uno lo ha vinto con la maschile nella stagione 2015-2016) che sommato a 5 Supercoppe e 4 Coppa Italia fa in tutto 17 titoli.

In Italia nessun coach in attività, nelle discipline a squadre, ha fatto meglio di Laghezza, artefice con un altro barese, Franco Sciannimanico (presidente del club e per 12 anni alla guida del Federtennistavolo) dei tantissimi successi ottenuti dal club lombardo. «Lo scudetto che ci consente di cucirci la doppia stella – racconta il raggiante Laghezza, da anni anche componente dello staff tecnico azzurro - è arrivato a conclusione di una stagione incredibile».

Netto il percorso (2 pari e solo vittorie) in campionato e in coppa grazie ad un roster di livello assoluto composto dalla stella nascente del pongismo azzurro, Nicole Arlia, prodotto del vivaio castellano, affiancata dalla romena Bernadette Szocs (numero 22 al mondo) che insieme alla russa Mariia Dolgikh, alla cinese di Taipei Szu Yu Chen e Gaia Monfardini hanno sbaragliato il campo vincendo tutto ed iscrivendo Castelgoffredo nella storia dello sport italiano insieme al suo condottiero: il coach Laghezza.

Arrivato in Lombardia nel 2009, dopo aver militato nel club della sua città, Putignano, nel Casamassima e Molfetta e qualche anno in Molise, ha accolto l’invito del presidente Sciannimanico, contribuendo a costruire il fenomeno Castelgroffredo.

«Il segreto dei successi? – dice il coach –. L’attenzione nella programmazione. Quella di Castel Goffredo è una società modello, meticolosamente organizzata ed impegnata nella cura del vivaio. Basti pensare che la protagonista della sfida-scudetto, Arlia, ha 17 anni è attualmente la numero 135 al mondo e arriva dalle giovanili. I tanti successi centrati, anche a livello giovanile, confermano la bontà del lavoro svolto e premiano gli sforzi della società che dispone, fatto non secondario, di un impianto esclusivamente dedicato al tennis tavolo. Il Palatennistavolo, dedicato ad Elia Mazzi, è un impianto-gioiello che ci permette di ospitare 500 spettatori e nelle 14 aree di gioco gli allenamenti e le partite delle 3 squadre femminili iscritte all’A1 e all’A2, la squadra paralimpica, le maschili di A2, B2 e D oltre le formazioni giovanili e le attività amatoriali».

Prossimi obiettivi? «Confermarsi non è facile, noi ce la metteremo tutta nella prossima stagione che vedrà alcune nostre atlete impegnate prima nelle qualificazioni poi, ci auguriamo, nel torneo olimpico di Parigi 2024».

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