Il caso
Gioia del Colle, una strada intitolata ad Almirante? I partigiani insorgono
L'anpi di Bari sulle barricate dopo l'idea in commissione toponomastica. «Non si può dedicare una via a chi è stato esecutore di oppressione e persecuzione»
GIOIA DEL COLLE - L’Anpi provinciale di Bari insorge contro la proposta di intitolare una strada a Gioia del Colle (Bari) a Giorgio Almirante, esponente storico della destra in Italia, e si schiera a fianco della sezione cittadina dell’associazione nazionale partigiani che giorni fa aveva già espresso contrarietà alla idea lanciata da alcuni componenti della commissione consiliare che si occupa di toponomastica.
«La toponomastica registra e tramanda la memoria storica di una comunità, e dunque deve raccogliere - afferma l’Anpi in una nota - nomi di personalità che hanno altamente illustrato la comunità stessa, con meriti indiscussi in ambito civile e culturale, oppure di vittime che sono diventate simbolo di tragedie da scongiurare». «Non basta essere stato capo di un partito politico per assicurarsi un posto d’onore nella memoria pubblica a prescindere dagli atti compiuti. Giorgio Almirante - è detto ancora - non ha alcun merito, fascista convinto e razzista oltranzista durante il Ventennio».
«Almirante non contribuì a salvare la democrazia italiana, che fu salvata - affermano dall’Anpi - solo dalla unità antifascista vincente nella società, a cui egli era estraneo e avverso. Né la sua visita al feretro di Enrico Berlinguer, la cui morte fu avvertita dall’Italia come un lutto nazionale, può costituire giustificazione o assoluzione». «Una città che ha dato tanti combattenti e caduti alla Resistenza, città nella quale sorge a perpetuo monito l’ex mulino Pagano, e che ha concesso la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre - conclude la nota - non dovrebbe neppure pensare di dedicare una strada a chi è stato esecutore di oppressione e persecuzione».