Verso le festività
Bari, vie dello shopping illuminate a festa: 100 euro al giorno per 300mila led
Funziona la strategia comunale di risparmio dei consumi di energia. Ridotti i tempi di accensione a 7 ore e mezzo, dalle 18 all’1,30
BARI - In tempi di rincari e inevitabili risparmi, il Comune non ha voluto privare i baresi delle luci di Natale, ma ha fatto una scelta, doverosa, di riduzione dei consumi puntando sulla rimodulazione degli orari. Una scelta che, stando ad un primo bilancio, starebbe pagando. Prendendo come punto di riferimento le strade del centro, quelle più illuminate e frequentate, i costi per tenere accese le 298mila lampadine sui circa 25 chilometri di filo luminoso su via Sparano, via Argiro e via Manzoni, si aggirano su poco più di 100 euro al giorno. Una cifra simile, forse leggermente più bassa, rispetto a quella che l’amministrazione ha speso lo scorso anno per illuminare a Natale il centro della città.
Per queste festività, quindi, luci accese ma contatori sotto controllo. Non solo. Per ogni installazione luminosa sponsorizzata, i costi dell’energia sono a carico del singolo sponsor privato, grazie a contatori collegati a ciascun albero o scultura di luci. È il caso dell’albero di fronte al teatro Petruzzelli, di quello in corso Vittorio Emanuele e in piazza del Ferrarese, della stella e del fiocco di neve giganti in via Sparano, del videomapping sulla facciata dell’ex Mercato del Pesce. Nel solo centro cittadino sono stati posizionati 35 diversi contatori, ai quali se ne aggiungono altri 50 sparsi nel resto del capoluogo, municipi compresi, per l’illuminazione di strade, piazze e alberi in tutti i quartieri fino alle periferie.
Le luci dell’albero di piazza del Ferrarese, per esempio, donato e pagato da Amgas anche con riferimento ai consumi, costano poco meno di 10 al giorno per restare accese, come tutte le luminarie natalizie in città, per 7 ore e mezza, dalle 18 all’1.30. Una riduzione di orario che non piace a tutti, perché c’è chi avrebbe preferito vedere le luci accese giorno e notte quasi ininterrottamente, come è stato negli anni passati. In fondo, però, il rito quotidiano dell’accensione, dopo l’imbrunire, è come un rinnovare ogni giorno l’emozione della festa che comincia, provocando così ogni volta lo stupore negli sguardi di adulti e bambini, costretti con il naso all’insù ad ammirare giorno dopo giorno lo spettacolo che si ripete.
Tornando alle vie dello shopping e della movida, il bigliettino da visita della città, la scelta di non rinunciare alle «tende» luminose, è stata anche dettata da una precisa strategia di marketing. A Natale le luci attirano gente, rendono più gradevole il passeggio e di conseguenza incentivano i consumi. Tende luminose che sulla sola via Sparano si estendono su quasi 20 km di filo attraversato da 192mila lampadine.
In questo ultimo week end prima di Natale, ad incentivare il passeggio c’è anche il bel tempo, oltre alle «tante attrazioni per i più piccoli - ricorda il sindaco Antonio Decaro - : il villaggio di Babbo Natale, la giostra dei cavalli, il grande albero illuminato, le immagini del video mapping sul mercato del pesce, i mercatini, tutti i musei e i teatri aperti, addobbi e luminarie in tutti i municipi. E vista la temperatura di questi giorni - ironizza Decaro - , per gli amanti del freddo nel villaggio di Babbo Natale c’è anche la neve… artificiale».