Il caso

Popolare di Bari, la denuncia dei sindacati: «Pressioni sui dipendenti per vendere di più»

Redazione online

In risposta alla nota la Popolare di Bari ha fatto sapere che «l’attuale gestione della Banca Popolare di Bari e, segnatamente, delle risorse umane è rigorosamente condotta nell’ambito di quanto previsto dalla legislazione

ROMA È stato fissato per il prossimo 10 novembre un incontro tra i sindacati e i vertici della Banca Popolare di Bari gruppo Mcc in seguito alla nota congiunta di Fabi, First Cisl, Cisac Cgil, Uilca, Unisin con la quale hanno evidenziato come «una politica creditizia non corretta» abbia determinato la cosiddetta «malagestio del credito», madre di tutti i fallimenti del sistema bancario».

«Da qualche giorno i colleghi del Credito Retail - scrivono i sindacati - si trovano ad affrontare situazioni di forte smarrimento a seguito delle notevoli pressioni messe in atto dal nuovo responsabile della struttura. Monitoraggi continui di ora in ora che avvengono con procedure informatiche non uniformi a livello aziendale. Costanti, asfissianti e inutilmente ripetitive richieste di riscontro degli obiettivi assegnati, compulsazioni sul ridurre al minimo i tempi di lavorazione delle pratiche che originano inutili e controproducenti stati di ansia che non consentono una corretta, completa ed esaustiva analisi e valutazione creditizia!».

«La politica sul credito che prevede un obiettivo commerciale di un miliardo di euro di erogazioni sui mutui privati non può essere esente dalle più elementari regole di analisi propedeutiche alla delibera degli affidamenti. Inoltre, gli obiettivi dei ritorni commerciali derivanti dagli impieghi, non possono autorizzare/ indurre alcun dipendente a perpetrare comportamenti che possano assurgere ad attività di stalking o di controllo continuo e asfissiante, oltre che illegale, nei confronti dei lavoratori» proseguono i sindacati.

«La Banca Popolare di Bari è stata ricapitalizzata con ben 1,4 miliardi di euro nel 2020 e non vogliamo ritrovarci nella medesima situazione nei prossimi mesi. La banca faccia chiarezza assoluta su qual è il progetto finale di tutto quello che sta accadendo sulla politica del Credito. Ricordiamo all’azienda che sono vigenti il Protocollo BPB delle Politiche commerciali e organizzazione del Lavoro del 25 luglio 2019 che richiama l’accordo nazionale sulle politiche commerciali e organizzazione del lavoro dell’8 febbraio 2017 e che in questi giorni sono stati sistematicamente elusi da chi governa il credito anche ai più alti livelli. Chiederemo pertanto da subito la convocazione della Commissione sulle Politiche Commerciali. Ci aspettiamo dal nuovo responsabile delle Risorse Hr e Relazioni industriali immediati provvedimenti verso coloro che stanno attuando tutto questo».

In risposta alla nota dei sindacati, Popolare di Bari ha fatto sapere che «l’attuale gestione della Banca Popolare di Bari e, segnatamente, delle risorse umane è rigorosamente condotta nell’ambito di quanto previsto dalla legislazione in vigore, dalle procedure interne e dal codice etico, al fine di raggiungere nei tempi previsti gli obiettivi del piano di rilancio».

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