Il caso
Modugno, tegola sui cittadini: chiude il presidio Asl di via Piave
Trasferito a Bitetto il Servizio di Neuropsichiatria Infantile
Modugno Carenze strutturali e condizioni igienico-sanitarie precarie. Chiude sino a data da destinarsi il Npia - Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza della Asl situato nei locali dell’ex ospedale di via Piave. Le attività del centro trasferite a Bitetto. La rabbia delle mamme dei minori seguiti all’interno della struttura: «Non è possibile, questo via vai è un disagio insostenibile per i nostri figli disabili».
La chiusura del Npia di Modugno e il suo trasferimento a Bitetto sono stati disposti dai vertici della Asl che recepiscono così le motivazioni espresse in un verbale di sopralluogo eseguito negli ambienti destinati agli ambulatori di Riabilitazione e Neuropsichiatria dell’Infanzia ed adolescenza di Modugno dal personale del Dipartimento di Prevenzione.
«Si prescrive la sospensione temporanea dell’attività nell’attuale sede con individuazione di sede idonea a temporaneo trasferimento, nelle more del ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e di salubrità degli ambienti» scrivono i sanitari dell’Igiene Pubblica, aprendo di fatto la strada al trasferimento di personale ed attività del centro di Modugno nella sede di Bitetto, in piazza Umberto, 8.
Il Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) si rivolge ai minori con disabilità d’origine neurologica, genetica e neuro-ortopedica, delle difficoltà del linguaggio, dello sviluppo cognitivo, dell’apprendimento e del disagio psicologico e relazionale. Solo il centro di Modugno segue quotidianamente oltre un centinaio di minori, compresi quelli con disabilità gravi e il suo trasferimento a Bitetto, se pur momentaneo, qualche strascico polemico lo lascia.
Negli anni scorsi, la ristrutturazione dei locali e la necessità di riqualificare gli ambienti è stata più volte sollecitata dallo stesso dirigente medico della struttura, il dottor Paolo Giannini. Adesso, però, a preoccupare medici, equipe e famiglie sono i tempi di esecuzione dei lavori. «A farne le spese sono sempre le persone più fragili – racconta una mamma – siamo già stati penalizzati da due anni di covid e ora trasferire a Bitetto le attività del centro significa penalizzare ancora i progressi raggiunti dai bambini e dai ragazzi con tanta difficoltà durante le varie terapie».
Sulla pagina social della struttura interviene Giannini: «Non avrei mai voluto arrivare a questo giorno. Siamo chiusi dall’Igiene Pubblica per carenze strutturali. Senza la ristrutturazione e senza nuovi locali la Npia di Modugno non riaprirà».
Un appello condiviso con il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia che si rivolge ai vertici della Asl per chiarimenti sui tempi di esecuzione dei lavori. «Ho chiesto chiarimenti all’Asl perché tutto quello che concerne la Npia è esclusivamente di loro competenza - spiega il sindaco - si tratta di immobili di loro proprietà per i quali il Comune non ha alcun titolo ad intervenire. Nonostante ciò – conclude il primo cittadino - più volte in questi mesi ho rivolto delle richieste, anche in forma scritta, ai vertici Asl perché si adoperassero per la ristrutturazione dei locali. Mi hanno garantito che in settimana ci sarà un incontro con la direzione amministrativa Asl Bari, l’area tecnica e il dottor Paolo Giannini per capire gli interventi da eseguire e riattivare in tempi brevi il centro di neuropsichiatria di Modugno».