Il caso
Bari, il ginecologo Miniello ora rischia la radiazione
Via all’udienza disciplinare davanti all’Ordine dei medici. Ma la difesa: «Il presidente Anelli dovrebbe astenersi»
BARI - Il procedimento disciplinare nei confronti del ginecologo barese Giovanni Miniello, accusato di aver abusato di venti pazienti durante le visite, era stato aperto dall’Ordine dei Medici di Bari prima ancora che fosse arrestato. Era la seconda metà di novembre 2021, da giorni il professionista era nella bufera dopo un servizio andato in onda nella trasmissione «Le Iene» e lui stesso aveva deciso di dimettersi chiedendo la cancellazione dall’albo. Ma il procedimento disciplinare ormai era partito e con esso l’inchiesta penale che una settimana dopo, il 30 novembre, ha portato al suo arresto. La Procura di Bari nei giorni scorsi ha chiuso le indagini nei suoi confronti, nel frattempo tornato libero anche se sottoposto a misura interdittiva. Venti le presunte pazienti vittime. Tutte negli ultimi mesi hanno denunciato i presunti abusi subiti da parte del ginecologo. Racconti, in alcuni casi fatti diversi anni dopo, che sono costati al medico - attualmente sospeso - decine di imputazioni per violenza sessuale tentata e consumata e anche lesioni personali. Alle pazienti Miniello avrebbe proposto rapporti sessuali come cura per il papillomavirus e per prevenire il tumore dell’utero, le avrebbe palpeggiate durante le visite e ad alcune avrebbe causato - è l’ipotesi accusatoria - lesioni «di tipo cronico» consistenti in «disturbo da stress post traumatico», attacchi di panico, stati d’ansia e disturbo depressivo.
Se la giustizia penale sta facendo il suo corso, avviandosi alla richiesta di processo per Miniello, anche l’organo disciplinare sta procedendo il suo iter. E l’ultima udienza disciplinare si sarebbe svolta in un clima tutt’altro che sereno. «Surreale» lo hanno definito i difensori del medico, gli avvocati Roberto Eustachio Sisto e Sabina Ornella di Lecce (Studio Fps). «In un clima surreale - dicono - , di totale travolgimento dei diritti della difesa, si è svolta l’udienza disciplinare nei confronti del professor Giovanni Miniello. Abbiamo anche chiesto al presidente Anelli di astenersi dal decidere per avere manifestato indebitamente durante l’udienza il suo convincimento in ordine alla responsabilità del professionista». La difesa ha eccepito una serie di questioni pregiudiziali di tipo procedurale, tra cui una sulla regolarità della convocazione dell’indagato, oltre alla richiesta di astensione del presidente dell’Ordine, Filippo Anelli. «Ci aspettiamo - dicono i legali - che per il prestigio del ruolo, per la funzione di garanzia che ricopre, oltre che per il doveroso rispetto dei principi in materia, lo stesso dottor Anelli aderisca a tale richiesta».
Il presidente Anelli, contattato, ha preferito non commentare né replicare. Il procedimento quindi andrà avanti. La difesa si aspetta che venga sciolta al più presto la riserva sulle questioni sollevate e che quindi si possa procedere, sentendo direttamente Miniello, con il merito della questione e degli addebiti, cioè le presunte violenze nei confronti di venti donne tra i 27 e i 48 anni commesse, secondo l’accusa, tra il 2010 e il 2021.