Il caso

«Qui la Asl, ci dia i suoi dati per il vaccino»: a Bari la truffa dei finti operatori

Luca Natile

Un'anziana ha raccontato di essere stata contattata: il dossier al vaglio dei Nas

Vaccini, dai furbetti alle truffe on line, parte l’assalto della criminalità che cerca di infilarsi nelle pieghe delle procedure per la immunoprofilassi . Il racconto di Angela, 80 anni, categoria fragile, con patologie pregresse, chiusa in casa da marzo. «Ho sentito squillare il mio telefono ma non è apparso il numero del chiamante. A volte succede quando mi telefona mio figlio. Ho risposto comunque. Dall’altro capo dell’apparecchio ho udito una voce di donna, coperta da rumori di fondo. Ho pensato fosse la solita telefonata dei callcenter. Mi è sembrato di capire che dicesse una cosa tipo “le sto telefonando dalla Asl”. Non si è qualificata, non ha detto il suo nome. Il mio udito ha problemi - prosegue nel suo racconto - e per questo l’ho pregato di ripetere quello che aveva appena detto. Lo ha fatto. Poi ha aggiunto che stavano preparando gli elenchi delle persone da vaccinare. Le ho risposto di averne parlato con il mio medico curante, il quale possiede tutte le informazioni sul mio stato di salute, io ho diverse malattie.

Lei ha insistito dicendo che aveva il compito di contattarmi, raccogliere i miei dati e informarmi che potevo essere vaccinata a casa. Ha chiesto le mie generalità, dicendo che aveva bisogni di tutti dati, anche quelli fiscali per la emissione di una ricevuta. Mi ha domandato anche se avevo un conto corrente e dove abitavo. La richiesta mi è sembrata molto strana e ho cominciato a preoccuparmi. L’ho pregata di alzare la voce e ripetere nuovamente quello che aveva detto. Infine le ho spiegato di non ricordare tutti i dati, di pazientare un minuto, glieli avrebbe riferiti mio figlio che stava arrivando proprio in quel momento. La risposta è stata sbrigativa “Non si preoccupi, ora non abbiamo tempo, la richiameremo” e ha interrotto la conversazione. Ho chiesto a dei conoscenti della mia stessa età e mi hanno detto che nessuno aveva ricevuto una telefonata del genere. Temo si trattasse di una truffa».


Con l’avanzamento della campagna di vaccinazione, sempre più truffatori stanno cercano di sfruttare la situazione per trarne vantaggio. I sistemi di raggiro sono facilmente replicabili ovunque, e proprio per questo motivo è necessario fare attenzione. I pugliesi che hanno ricevuto la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer anti coronavirus sono 45.681; il dato emerge dal report della Regione ed è aggiornato al 3 febbraio. In provincia di Bari le persone ad aver completato il ciclo vaccinale sono 13.693, nella Bat 3.932. Il totale delle prime somministrazioni è pari a 75.613, cifra che porta a 121.294 le dosi somministrate. Il dato cambia e viene aggiornato ora per ora. Segnalazioni da parte di cittadini contattati da sedicenti operatori sanitari con la proposta di appuntamenti a domicilio per la vaccinazione contro l’azio0ne del Sars-Cov-2 stanno giungendo alle forze dell’ordine e alla Asl di riferimento da tutta Italia. Sul Dark Web poi è boom di falsi annunci relativi a vaccini Covid-19: i pagamenti, che possono superare gli 800 euro (1000 dollari) per una singola dose, si effettuano in Bitcoin ma le consegne curate da non vengono mai effettuate.

Le prime dosi di vaccini e farmaci contraffatti per il coronavirus erano già disponibili dall’inizio di dicembre dello scorso anno: diversi venditori nel mercato nero della rete pubblicizzavano la disponibilità di vaccini Covid-19 in vendita, con prezzi a partire da circa 207 euro (250 dollari). Negli ultimi due mesi il numero di annunci è aumentato del 400%, i prezzi sono lievitati. L’offerta secondo una indagine della compagnia Check Point Software Technologies, è cresciuta insieme alla domanda. Gli acquirenti non hanno modo di sapere se si tratta di prodotti autentici e approvati dalle organizzazioni sanitarie internazionali. Europol, agenzia dell'Unione Europea finalizzata alla lotta al crimine nel territorio Ue ha già emesso una notifica di allarme preventivo sulla criminalità legata ai vaccini durante la pandemia. I furbetti dei vaccini sono in azione. I dossier sul tavolo dei Nas, il comando carabinieri per la tutela della salute, si accatastano. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori c’è anche l’import-exsport farmaci presunti anti Covid19 privi di autorizzazione e destinati a comunità etniche a partire dai medicinali, utilizzati dalla comunità cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali e per la cura dei sintomi da coronavirus.

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