La decisione
Bari, morì dopo il parto: medici assolti ma parte civile chiede i danni
Il legale degli imputati di Bari solleva la questione di costituzionalità
BARI - La Corte di Appello di Bari deciderà nell’udienza del 19 febbraio 2021 se rimettere alla Corte Costituzionale gli atti di un processo per omicidio colposo, nel quale i medici imputati erano stati assolti con formula piena in primo grado e la sola parte civile ha impugnato la sentenza per ottenere il risarcimento dei danni. La vicenda risale al gennaio 2010, quando una 30enne morì a seguito di un parto nella clinica Santa Maria di Bari. Cinque medici, ginecologi e anestesisti, furono indagati e processati. Tutti sono stati assolti in via definitiva, due in abbreviato e gli altri tre con rito ordinario, nel maggio 2016, «perché il fatto non sussiste». La Procura di Bari, infatti, non ha impugnato le assoluzioni e, quindi, per la legge penale, i medici sono innocenti. Lo ha fatto, però, la parte civile, che rappresenta i familiari della donna deceduta, chiedendo la condanna dei medici al risarcimento dei danni. In udienza il difensore degli imputati, l’avvocato Michele Laforgia, richiamando una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha sollevato nel processo d’appello la questione di costituzionalità, ritenendo illegittima la norma che consente di impugnare a soli fini risarcitori una assoluzione definitiva nel merito.