il personaggio

Molfetta, medico volontario nell’inferno dell’accoglienza sulla nave dei migranti

Matteo Diamante

Sulla nave Gnv Azzurra a Trapani: come gestire arrivi e rischio Covid

Molfetta - C’è anche un pezzo di Molfetta a Trapani per gestire l’emergenza sanitaria legata all’arrivo dei migranti e strettamente connessa al Covid-19. Si tratta del dottor Marco Bellapianta volontario della Croce Rossa Italiana e giunto a Trapani come coordinatore sanitario sulla nave GNV Azzurra dove sono stati fatti salire 602 migranti, messi in quarantena per scongiurare nuovi contagi da Coronavirus.

Il medico molfettese fa parte del sesto contingente inviato in Sicilia per fronteggiare l’emergenza sino al prossimo 21 settembre. Al momento l’imponente imbarcazione è completamente vuota in quanto si sono concluse le due settimane di quarantena per i 602 migranti ospitati al largo di Trapani a bordo della nave della compagnia Grandi Navi Veloci. Per loro è arrivato il momento di essere sbarcati e successivamente trasferiti nelle sedi competenti. Si tratta perlopiù di migranti di provenienza tunisina, mentre una piccola parte proviene dall’Africa subsahariana. Per i tunisini, che sono circa 500, è previsto il rimpatrio immediato e saranno trasferiti nei centri di trattamento in attesa del via libera. Per il gruppo di migranti subsahariani invece, composto perlopiù da famiglie e da 38 minori non accompagnati, è previsto il trasferimento in strutture di accoglienza dedicate.

Secondo quanto affermato direttamente dal dottor Marco Bellapianta, raggiunto telefonicamente dalla Gazzetta, la situazione di emergenza non si sarebbe affatto conclusa. «Confermo che la GNV Azzurra attualmente è completamente vuota in quanto i migranti sono stati fatti sbarcare – ha affermato – ma ben presto tornerà a riempirsi in quanto sono previsti arrivi di nuovi migranti e la stessa imbarcazione sarà utile per fronteggiare il rischio di contagio da Covid-19». Sono stati, anche per il volontario molfettese della Croce Rossa Italiana, giorni difficili, ma tuttavia affrontati con lo spirito di tutte le missioni portate avanti dai contingenti della CRI. «Per quello che riguarda noi – ha proseguito – la situazione è faticosa, ma tranquilla. Anche questa missione è stata portata avanti nel completo rispetto dei principi che ci contraddistinguono da sempre: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza e volontariato. Ed è così che ci apprestiamo ad affrontare in questo luogo le emergenze che verranno senza abbassare la guardia e continuando a prestare il nostro servizio a chi ne ha bisogno, facendoci trovare sempre pronti».

Rimangono, infatti, ore difficili per l’intera Sicilia. Gli sbarchi dei migranti continuano a susseguirsi e proprio la presenza di volontari ed esperti come il dottor Marco Bellapianta divengono fondamentali per fronteggiare l’emergenza sanitaria

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