SPETTACOLI

Bari, la commissaria «Lolita» alla «Gazzetta»: Luisa Ranieri in redazione per il ciak

carlo stragapede

L'attrice napoletana è arrivata a metà mattinata, all’ottavo piano di piazza Moro 37, per interpretare alcune scene della fiction programmata da Raiuno a marzo

Ciak nella redazione della «Gazzetta», ieri, per la produzione de Il commissario Lolita, con la bellissima Luisa Ranieri nei panni della poliziotta nata dalla penna della molese Gabriella Genisi. Fasciata in un abito blu elettrico, la avvenente attrice napoletana 46enne è arrivata a metà mattinata proprio qui, all’ottavo piano di piazza Moro 37, per interpretare alcune scene della fiction programmata da Raiuno per andare in onda a marzo.

Infatti la funzionaria di pubblica sicurezza a quanto pare è molto amica di un giovane cronista, tale Danilo (interpretato dal 26enne Filippo Scicchitano, attore romano già conosciuto per i film Scialla! e Non è un paese per giovani) con il quale in più di un episodio intrattiene un dialogo. Il giornale della fiction ovviamente ha una testata di fantasia, tanto che - riveliamo un dietro le quinte - la produzione ha installato un programma editoriale «di scenografia» con il supporto dei nostri bravissimi analisti informatici.

Nella nostra redazione è arrivata una carovana di un’ottantina di persone, guidate dal regista Luca Miniero, con ufficiale in seconda - per così dire - Francesco Lopez della baresissima casa di produzione Oz Film che si occupa di casting, ricerca di location, catering, produzione esecutiva e tanto altro ancora.

Del resto, baresissima è Lolita, al punto che la produzione - Bibi Film di Angelo Barbagallo e Zocotoco di Luca Zingaretti (marito della Ranieri) per Rai Fiction - le ha affiancato un vocal coach per conferirle l’inflessione locale. Una specie di angelo custode con il copione eternamente in mano, che non la molla un istante.

Il vocal coach in questione è - udite udite - Enzo Strippoli, attore e regista di televisione e di teatro ormai di lunga esperienza. È riuscito a far pronunciare alla campana Ranieri, in barese standard, espressioni gergali come «Madò, che macello!» e simili. Così Lolita sembrerà davvero una nativa della città di San Nicola e dintorni.

La giornata sull’inedito set è corsa via veloce, tra noi giornalisti (veri) impegnati a confezionare l’edizione di oggi della «Gazzetta» e giornalisti-comparse concentrate a sfidare la calura soprattutto quando la trama passa dall’estate all’inverno. E lo staff della Oz, con in testa la instancabile location manager Elettra Sparapano, a smistare i tanti figuranti in costumeria, al trucco o al parrucco, secondo le esigenze. Carrelli, riflettenti e microfoni a canna di fucile hanno trasformato la nostra «casa quotidiana» in un pezzetto di Cinecittà.

La produzione ha creato il campo base nel parcheggio sottostante (ottenuto per un giorno dal Comune) dove erano posizionati alcuni tir, camper, gazebo e l’area ristoro nella quale tutto il cast ha fatto pausa pranzo. Tutta la squadra, tecnica e artistica, era provvista di mascherine e del resto tutti i componenti si sottopongono a tamponi periodici secondo i protocolli ministeriali anti contagio.

Intorno alle 18 la protagonista ha lasciato il set e sono rimasti da registrare alcuni controcampi della «redazione» cinematografica.

Oggi la compagnia pilotata da Miniero sarà a Pezze di Greco (Brindisi) per girare una scena in cui Lolita-Ranieri va a trovare sua madre, interpretata dalla bravissima Lunetta Savino.

Le riprese sarebbero dovute iniziare a marzo (tra Lazio e Puglia) ma il coronavirus ha bloccato tutto. Per la produzione è stato necessario spostare i ciak in piena estate. Da due settimane l’«azione!» viene data a Palazzo Palmieri, a Monopoli, dove è stata ricreata la questura.

Quattro i romanzi della Genisi che dovrebbero trasformarsi in altrettanti episodi della fiction: Spaghetti all’assassina, Mare nero, Dopo tanta nebbia e I quattro cantoni. L’autrice molese ha già ottenuto prestigiosi premi letterari per le avventure della «sua» Lolita Lobosco, un personaggio che mette insieme acume investigativo, seduzione e abilità in cucina.

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