IL PATRONO
E nel mondo virtuale nasce «Be Nicholas», la piattaforma per 'festeggiare' San Nicola
Dai Paesi Bassi agli Stati Uniti, tutti i devoti del Patrono si ritrovano per scambiarsi commenti e ricordi
C’è chi, come il giovane infermiere francese Nicolas Richard, racconta di aver scoperto la città di Bari nel 2019, anno sabbatico in cui ha visitato, in un tour in bicicletta, tutte le città europee collegate in qualche modo a San Nicola. O chi, come il prete olandese Marcus Vankan posta numerose foto ricordo dei suoi viaggi annuali a Bari, in occasione delle celebrazioni di maggio. Dove? In una nuova community virtuale, che oltre ad essere un invito sta diventando un mantra: «Be Nicholas», ovvero sii e tira fuori il San Nicola che c’è in te, la parte intima e allo stesso tempo esteriore, il senso religioso della preghiera e il «priscio» secolare di una festa unica al mondo. L’iniziativa, lanciata su Facebook da Eventialevante e La Content Academy, sta riscuotendo un notevole successo dopo appena una settimana: più di 1500 iscritti, provenienti da tutto il mondo, e centinaia di post legati al Santo di Myra. Un modo per riempire un vuoto: la festa di San Nicola 2020 si svolgerà a porte chiuse, e proprio per questo sarà bisognosa di ogni singolo contributo. Per ricordare l’impresa dei 62 marinai che il 9 maggio 1087 traslarono le reliquie del Santo, da Myra a Bari.
«Con “Be Nicholas” - spiegano gli ideatori della community - abbiamo voluto rispondere al comune senso di straniamento con una nuova, originale, normalità: quella di una festa. Grande, vivace, inclusiva, rumorosa, colorata. Una festa virtuale senza limite al numero dei partecipanti, dove tutti sono invitati a portare il proprio personale dono, declinato in ogni forma e colore. Un regalo affidato alla comunità virtuale e condiviso, dunque, con la collettività. Un vero e proprio corteo digitale, al quale contribuire con la propria presenza e partecipazione».
Accade dunque che persino il Saint Nicholas Center Usa - una comunità statunitense di studio, ricerca e collezionismo di reperti su San Nicola - segnali e divulghi il gruppo sui suoi canali. E la comunità svela, ogni giorno, il suo valore aggiunto: laico ed ecclesiastico, fusi senza soluzione di continuità, creano un indubbio cortocircuito emozionale. Proprio come fa San Nicola, che unisce non solo pellegrini, cattolici e ortodossi, ma anche chi si professa ateo. Dunque spiccano sculture, stampe, litografie, bottigliette della manna, icone religiose, illustrazioni, quadri, creazioni dei madonnari, video e foto di professionisti e amatori, l’orgoglio dei figuranti, i recenti video mapping sulla Basilica di San Nicola, i murales sparsi in città, stendardi, lettere dei bambini, aneddoti e racconti personali. Dal Regno Unito a Bucarest, dal Belgio alla Svizzera, dalla Francia, Stati Uniti e Olanda, l’abbraccio e la devozione a San Nicola giungono direttamente a Bari, nel modo più global possibile.
E poi ancora omaggi musicali (gli Hora Prima, Dario Skèpisi, Francesca Celiberto), o teatrali, con l’attrice Barbara De Palma che recita La storia di San Nicola di Vito Signorile. La giornalista Bianca Chiriatti esprime, nella foto simbolica di un’alba, l’emozione vissuta nelle celebrazioni nicolaiane dello scorso dicembre. Un’altra community, «riaVVicinato», propone di stampare un apposito festone, per appenderlo al balcone e condividerlo con i vicini. E infine Francesco Macina pubblica la copertina di un albo di Martin Mystére (mitico fumetto della Bonelli editore) intitolato Il segreto di San Nicola. Dove si racconta che il Santo Graal sia nascosto proprio a Bari, nella Basilica di San Nicola.
(disegno di Marco Berardino)