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Bar chiusi ovunque, ma a Bari alcuni sono aperti: dubbi sul decreto
Non mancano le domande: i bar possono consegnare a domicilio? E quelli che hanno la tabaccheria all'interno, come si regolano?
Il premier Giuseppe Conte ieri sera ha annunciato a nome del Governo la chiusura di tutte le attività commerciali, tranne quelle per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Sospese, dunque, le attività di bar, pub, ristoranti (consentita la consegna a domicilio), mentre restano aperte edicole e tabaccherie. Tuttavia i dubbi, in queste ore, tra i baresi non mancano. I bar possono effettuare consegne a domicilio? E quelli con le tabaccherie all'interno possono consentire l'ingresso per acquistare le sigarette? Qui il passaggio estrapolato dal decreto:
Quindi tutti i luoghi di potenziale aggregazione sono chiusi. Ma il bar può consegnare cornetti e caffè come il ristorante può consegnare la cena o la pizza? E i bar-tabacchi possono restare aperti per l'ingresso di chi deve acquistare sigarette o altri beni che rientrano nelle concessioni? Sono quesiti che stanno arrivando in queste ore al comando della Polizia Locale e al Comune, anche dopo alcune segnalazioni, ad esempio di un bar in via Amendola che è regolarmente aperto e consegna a domicilio. Il comandante Palumbo ha annunciato che in mattinata ci sarà una riunione del Coc (Centro Operativo Comunale) per fugare ogni dubbio al fine di formulare anche una richiesta di chiarimento da inoltrare al ministro competente, per chiarire i passaggi del decreto. Ciò sarà possibile anche grazie al fatto che il sindaco Decaro è presidente dell'Anci. I condizionali, al momento, sono ancora d'obbligo, fino a che non sarà tutto chiaro.
Da Palazzo Chigi si apprende, proprio per garantire maggiore chiarezza, che sul sito del governo nella sezione Faq verranno pubblicate alcune domande e risposte per specificare meglio alcuni passaggi del decreto che possono destare incomprensioni.