Fermato dalla Digos

Terrorismo: somalo fermato a Bari aveva foto del Vaticano nel telefono

Redazione online

È accusato di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, istigazione a commettere reati di terrorismo e pubblica apologia di reati di terrorismo

Parlava del Vaticano mostrando in chat foto in tema il cittadino somalo fermato due giorni fa a Bari dalla Digos della Questura di Bari su disposizione della Dda per i reati di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, istigazione a commettere reati di terrorismo e pubblica apologia di reati di terrorismo. È questo uno dei dettagli investigativi che hanno insospettito gli inquirenti e portato ad eseguire il fermo d’urgenza.

Ha risposto per circa due ore alle domande del gip e del pm, durante l’udienza di convalida del fermo che si è tenuta stamattina nel carcere di Bari, il 20enne somalo attualmente detenuto per terrorismo internazionale. A quanto si apprende, il giovane si sarebbe difeso negando l'imminente fuga e respingendo le accuse relative alla detenzione di materiale sospetto, soprattutto foto e video, trovato intercettando il suo telefono. Difeso da un avvocato di ufficio e con il supporto di un interprete, ha però ammesso il possesso di quei documenti spiegando le proprie ragioni. Il gip del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, si è riservata di decidere sulla richiesta di convalida del fermo e sulla conseguente richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere avanzata dal pm della Dda Giuseppe Maralfa.

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