Al rione Japigia

Bari, il clan minacciava commesso per i debiti della cocaina: 3 arresti

Redazione on line

Il giovane tossicodipendente costretto a cedere abiti firmati e a chiedere un prestito di 12mila euro

Il comando provinciale dei carabinieri di Bari ha eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale barese, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione continuata e cessione continuata di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso: si tratta di L. M. 29enne, C. A. 37enne e C. G., 46enne, quest’ultimo affiliato allo storico clan “Parisi”.

I provvedimenti scaturiscono da un’indagine svolta nell’agosto del 2018 a seguito della presentazione di una denuncia da parte di un giovane che assumeva sostanze stupefacenti. L’attività investigativa ha fatto luce sul rapporto di compravendita di droga tra la vittima e gli indagati, e sulle modalità di cessione e pagamento, frequenza di approvvigionamento ed interessi applicati in caso di ritardo nella dazione del danaro. E’ stato così accertato che gli aguzzini avevano reiteratamente minacciato la vittima di procurargli lesioni fisiche, per fiaccarne la resistenza e indurlo a pagare i debiti maturati.

In particolare i Carabinieri sono riusciti a dimostrare che  la vittima  si riforniva di cocaina da due degli arrestati e che, lavorando come dipendente presso un negozio di abbigliamento del centro cittadino, spesso acquistava a suo nome,  a prezzi scontati rispetto al pubblico, prodotti firmati che poi cedeva in cambio della droga ai propri fornitori. Inoltre, per far fronte ai debiti per l’approvvigionamento della sostanza stupefacente, la vittima è dovuta ricorrere anche ad un finanziamento di 12mila euro.

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