Da giovedì 19

Olimpiadi di astrononia A Bari le finali nazionali

Antonella Fanizzi

Al liceo Scacchi arriveranno 80 studenti da tutta Italia: e la scuola barese ne schiera due

ANTONELLA FANIZZI

Sotto la cupola della scuola si cercano le prime stelle. Con la testa fra le nuvole i liceali sognano di fare l’astronauta. Amano viaggiare nello spazio, seppur in maniera teorica, gli 80 studenti in arrivo a Bari dagli istituti superiori di tutta Italia che giovedì si daranno battaglia per conquistare il podio delle Olimpiadi di astronomia.

È lo scientifico Scacchi la sede scelta per ospitare la finale nazionale della gara, giunta alla sedicesima edizione che, con il pretesto della competizione, offre ai ragazzi un’occasione di incontro con i ricercatori e di confronto fra pari, oltre alla possibilità di coltivare l’interesse e la passione per l’astronomia in uno scenario scientifico di ampio respiro, nel rispetto delle loro qualità morali e cognitive.

Gli alunni dello storico liceo di corso Cavour partecipano a tale concorso da nove anni. «La nostra scuola - dice il preside Giovanni Magistrale - dispone di uno uno strumento ottico che riproduce la volta celeste su uno schermo di proiezione, una cupola di 15 metri di diametro che racchiude i misteri dell’universo. Ogni anno si costituisce il gruppo “I ragazzi del planetario” che fa da tutor alle matricole. Nel 2013 un nostro studente ha vinto la medaglia d’argento internazionale in Corea».
Spesso, alle fasi finali, i giovani che si classificano ai primi posti abitano nei Paesi dell’est asiatico. Non è una coincidenza: in Italia non c’è una corrispondenza fra le competenze richieste dalle Olimpiadi, a cui accedono gli eccellenti, e i programmi di studio.

Nella cabina di regia dello Scacchi ci sono le professoresse Marina Muscarella, che allena gli studenti, e la referente della gara Vincenza Manodoro che spiega: «L’astronomia è una disciplina trasversale che abbraccia la matematica, la fisica, la chimica, la storia e la filosofia, e che si estende anche alla mitologia. I concorrenti sono chiamati a risolvere corposi problemi di fisica astronomica, ma la materia della geografia astronomica rientra nelle scienze della terra e può essere insegnata pure da docenti di biologia e di chimica. Gli studenti che arrivano alle gare nazionali prima e internazionali poi il più delle volte studiano da soli e per passione». È il caso di Andrea Buquicchio che frequenta una prima classe e di Fabio Piscitelli di terza in sfida per lo Scacchi. «È per noi motivo di orgoglio - conclude Manodoro - essere riusciti a schierare per la finale nazionale ben due ragazzi. Le olimpiadi sono un gioco che stimola gli studenti ad approfondire una materia di studio».

I partecipanti sono attesi per domani, mercoledì. Giovedì dovranno affrontare una prova scritta, applicando le leggi della fisica e dell’astronomia, e una prova pratica che si basa sul riconoscimento delle costellazioni, quindi di una parte del cielo, su una mappa muta, priva di indicazioni, ad eccezione della data. Giovedì la proclamazione dei vincitori.

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