IL PUNTO
Pandemia, gli interventi dell’Università di Bari
In linea con il Decreto Milleproroghe 2021 , si è prolungato l’anno accademico fino al 15 giugno inserendo un altro appello in maggio oltre ad una ulteriore seduta di laurea nella prima metà di giugno
In una lezione di letteratura lo scrittore Vladimir Nabokov sosteneva che la letteratura fosse nata il giorno che qualcuno gridò “a lupo, a lupo” e il lupo non c’era.
È accaduto anche ad uno studente che, leggendo su un post di Facebook, oggi fonte indiscutibile di verità, alcune indicazioni sull’attività didattica dell’Università degli Studi di Bari, è caduto nello sconforto. Invero lo studente con molta gentilezza mi aveva anticipato, con un mail inviato venerdì 9 aprile alle 23:23, il suo desiderio di inviare alla stampa le sue osservazioni.
Ho letto tardi il suo grido di dolore, cioè sabato sera. Chiedo scusa e lo ringrazio perché mi offre così l’opportunità di fare chiarezza.
L’Università di Bari dall’inizio della pandemia ha sempre curato le carriere dei propri studenti, difendendo la ricerca e la didattica, anche se le regole imposte dalla pandemia ci hanno costretto in un “recinto” di norme molto stretto. Tutte le misure adottate dall’Università sono allineate alle decisioni governative e regionali al fine di salvaguardare la salute dei 42.000 studenti e delle 4000 unità di personale.
La scorsa settimana si è deciso che lezioni, esami e sedute di laurea si sarebbero svolte in telematica fino al 31 maggio, qualora non fosse migliorato il quadro pandemico. Voglio ricordare che nel primo semestre tali attività, pur con molte limitazioni, sono state svolte in presenza.
Continuano invece ad essere garantiti i tirocini di area medico sanitaria e anche, quelli nelle strutture pubbliche o private, laddove sia possibile il rispetto delle regole dettate dalla pandemia. Per tutti gli altri tirocini è stato demandato ai singoli corsi di studio la possibilità di verificare la sostenibilità o la possibilità di organizzare percorsi alternativi ai tirocini in presenza.
In linea con il Decreto Milleproroghe 2021 , si è prolungato l’anno accademico fino al 15 giugno inserendo un altro appello in maggio oltre ad una ulteriore seduta di laurea nella prima metà di giugno e così permettendo ad un numero più alto di studenti di laurearsi in corso. Lo stesso provvedimento fu preso anche l’anno scorso.
Ancora: il sistema di tassazione, ad esempio, dell’Università di Bari è stato immaginato innalzando la no tax area dai 20.000 euro previsti dal MUR a 25.000 euro. Un intervento deciso, nonostante le importanti ricadute economiche sul bilancio, perché in un momento di grave difficoltà per il Paese abbiamo ritenuto giusto venire incontro alle famiglie e agli studenti.
La metà degli studenti iscritti alla nostra Università non paga tasse.
Le biblioteche continuano il loro servizio con le modalità consentite dai protocolli di sicurezza e le Sale Studio, con la piena osservanza delle norme di sicurezza, sono sempre state fruibili grazie a un sistema di prenotazione dei posti tramite app e per un numero raddoppiato di utenti.
In questo periodo sono salvaguardate le attività di ricerca nei laboratori, garantendo anche agli studenti impegnati a completare il loro lavoro di ricerca per la stesura della tesi, la piena agibilità delle strutture.
Tutti i provvedimenti adottati, vanto della nostra Università, hanno fatto si che non si sia mai registrato alcun focolaio di infezione nei propri locali anche grazie alla attenta vigilanza da parte di tutti, studenti in primis, che hanno sempre condiviso le scelte realizzate.
Spero solo che nel prossimo futuro il racconto sia supportato da fonti ufficiali affinché il grido ‘a lupo, a lupo’ non generi una letteratura “poco educativa”.