Il caso
Il Guastafeste: scusi, lei conosce più di 300 parole?
La nostra lingua contiene sui 125 mila vocaboli. Non li conosceresti tutti neanche se avessi la memoria di un Apple
Lasciamo stare chi ritiene che D’Annunzio non fosse un esteta ma un estetista. E facciamo finta di niente di fronte a chi accende l’aria congestionata invece di quella condizionata. Facciamoci scivolare addosso chi beve acqua portabile invece che potabile. Così come lasciamo perdere chi è convinto che la lussuria sia un lusso. Meno che mai diamo importanza a chi si mette la protezione perché dal sole non arrivano raggi ultravioletti ma ultraviolenti. E ti vuoi far venire mal di fegato con chi è convinto che Leopardi abbia scritto
POVERO ITALIANO La nostra lingua contiene sui 125 mila vocaboli. Non li conosceresti tutti neanche se avessi la memoria di un Apple. Del resto, lo stesso Manzoni ne utilizzò 8949 per scrivere . I guai cominciano quando passi al cittadino medio, che senza essere un’aquila né una ciofeca ne dovrebbe conoscere sui 5 mila. Il fatto è che, secondo le statistiche, più di un terzo degli abitanti del Belpaese riesce a sopravvivere conoscendone non più di 700. Anzi, in tempi di crisi economica quel terzo risparmia usandone non più di 300, col che riuscendo a farcela ogni giorno. E a seguire anche la tv, che non è che si sprechi più di tanto (tranne i sofisticati commenti di Daniele Adani alle partite di calcio, che a malapena capisce solo lui).
Né il film dell’orrore è ancòra finito. Contando, sempre l’Italia, su un patrimonio di un 40 per cento di suoi figli capaci magari di leggere uno scritto ma fieramente incapaci di capirlo, fosse anche un cartello stradale o la Asl che comunica il nuovo orario per le analisi. Undici milioni sono. Definiti analfabeti di ritorno, se hanno fatto almeno la terza media ma dimenticato tutto. O analfabeti funzionali, se a furia (proprio furia) di non praticare scambiano una per una
Talché l’autore di queste note non sa neanche se saranno lette dalle classiche 25 persone. Pur avendo, detto sotto giuramento, fatto di tutto perché non fossero indigeste come un ragù per colazione. Ecco perché è da accogliere con tenerezza pari alla umana pietà l’iniziativa di un vocabolario storico come Zanichelli, di fare cosa? Di girare per le piazze dello Stivale (a Bari dal 20 al 26 ottobre) con una
PROGRAMMA DISPERATO Si consiglia attenzione ai più impressionabili se dovessero trovarsi coinvolti in un ingorgo di
Siccome non c’è mai limite al peggio (detto nel senso di