La riflessione
L'Italia ormai è un Paese non per ma di vecchi
Il Belpaese, oltre ad avere gli abitanti mediamente più longevi d’Europa, ha un numero sempre maggiore di centenari
Lo scrittore americano Corman McCarthy certamente non pensava all’Italia quando un po’ di anni fa scriveva il noir «Non è un paese per vecchi». Difatti, quello che una volta era definito il Belpaese, oltre ad avere gli abitanti mediamente più longevi d’Europa, ha un numero sempre maggiore di centenari. Lo conferma l’Istat: a gennaio 2019 superavano il secolo di vita 14.456 italiani. Dieci anni prima erano 11mila. Tra i centenari però gli uomini latitano, difatti le donne sono l’84%. Tra i 1.112 che hanno raggiunto e superato i 105 anni ( nel 2009 erano 472) le donne diventano l’87%. Hanno superato i 110 anni in 21 (dieci anni fa se ne contavano 10): fra loro la percentuale delle donne viaggia sul 93%.
Il primo dato che emerge è pertanto quello che il «gentil sesso» è molto più «coriaceo». Altro che sesso forte, gli uomini reggono in vita molto meno delle donne. Ma in realtà non è una novità. E bando alle facili ironie.
Un altro elemento che la ricerca mette in chiaro è che la maggior parte dei centenari vive al Nord. E ciò sembra contraddire la «vulgata» secondo la quale nel Sud grazie al clima più mite e a ritmi meno stressanti si viva meglio e più a lungo. Nella realtà, quando gli anni sono tanti, per tirare avanti, diventano decisive la qualità dell’assistenza sanitaria e ospedaliera e anche le possibilità economiche per poter essere seguiti e aiutati nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda il primo punto, nelle regioni del Nord il livello medio delle strutture sanitarie, tanto pubbliche che private, è superiore a quello del resto d’Italia. A confermarlo è la mobilità dei pazienti da alcune regioni ad altre. Per quanto riguarda il secondo punto, le possibilità economiche, il divario Nord-Sud è ancora più netto e, se può risultare sgradevole affermarlo, è indiscutibile che avere più soldi consente di curarsi meglio e più a lungo.
Per il resto, si conferma il primato dell’Italia longeva. E in questo, come dimostrano tanti studi, non può non avere importanza la dieta mediterranea da sempre alleata di una buona qualità e quantità di vita.
Italia paese, dunque, con sempre più anziani. Un vanto, ma anche un problema da affrontare e risolvere. Perché, a fronte di tanti anziani, emergono anche difficoltà di tipo pratico che riguardano la necessità di ampliare la rete che possa essere di ausilio agli anziani: servizi di assistenza a domicilio e strutture di accoglienza per chi rimane solo o non può più essere assistito in famiglia. Se, infatti, può essere bello invecchiare a lungo, lo si deve fare anche nel miglior modo possibile. E finire abbandonati in un letto con poca o nessuna assistenza non è degno di un Paese civile. Ed è questo il rischio che si corre con il progressivo invecchiamento della popolazione e le difficoltà economiche. Una sfida nella quale, da subito, è necessario che venga utilizzata la maggior quantità di risorse per far sì che i più anziani possano vivere gli ultimi anni con la dignità alla quale ogni essere umano ha diritto.