Corre per l'Alteratletica Locorotondo
La pugliese Rebecca Volpe, reginetta dei «Vivicittà», è la più veloce d’Italia
La 21enne di Noicattaro, mezzofondista di belle speranze con la passione per le distanze più lunghe, ha sbaragliato la concorenza scesa in strada nelle 32 sedi di gara italiane
BARI - È Rebecca Volpe la donna più veloce d’Italia. Un primato che neanche lei, 21enne barese di Noicattaro tesserata per l’Alteratletica Locorotondo, avrebbe soltanto immaginato alla vigilia della «Vivicittà», il tradizionale appuntamento per runners e semplici appassionati che, domenica scorsa, ha celebrato a Bari l’edizione numero 36. E Rebecca, mezzofondista di belle speranze con la passione per le distanze più lunghe, ha sbaragliato la concorenza scesa in strada nelle 32 sedi di gara italiane meravigliando anche se stessa.
Maglia azzurra a Trieste nell’incontro internazionale under23 sui 10km, vice campionessa italiana promesse di mezza maratona sempre nel 2023, bronzo sui 10mila metri in pista e primatista regionale sui 3.000 metri e sui 10km su strada, Rebecca ha chiuso la «Vivicittà» di Bari nel crono di 36’35 iscrivendo il proprio nome in un albo d’oro dove figurano campioni del calibro di Gelindo Bordin, Alberto Cova e Giacomo Leone. Per lei si è trattato del terzo successo consecutivo.
La donna più veloce d’Italia, che effetto fa?
«Sicuramente non me l’aspettavo ma ne sono felicissima, una soddisfazione immensa per me, che mi ripaga del lavoro che faccio ogni giorno e sono molto fiera di aver portato la mia città e la Puglia sul tetto d’Italia».
Il risultato assume un valore ancor maggiore considerando la difficoltà del percorso di Bari, tre ponti e quel tratto sul lungomare che diventa ancor più difficile quando soffia il vento...
«Conoscevo molto bene il percorso e le sue difficoltà e mi sono concentrata sulla parte iniziale correndo forte i primi 5 chilometri. Dopo ho tenuto il ritmo ed il risultato ottenuto mi fa ben sperare per i prossimi appuntamenti. Non mi piace vincere facile e mi diverto di più se il percorso è tosto e poi, il profumo del mare portato dal vento è una sensazione unica».
Il successo più importante il 2° posto agli italiani di mezza maratona nel 2023. Preferisce la strada alla pista?
«Si è vero, mi sento libera di esprimermi in qualunque posto io corra, lo scenario sempre diverso, il calore della gente, la musica, per me non è più solo una gara, mi diverto sempre tanto ed è come essere ad una grande festa. E poi sogno di diventare una maratoneta e la strada farà parte di me per sempre».
A guardare le graduatorie sembra che le prestazioni crescano con la distanza, è vero?
«Le mie gare preferite sono i 10km e la mezza maratona, più la distanza si allunga più mi sento sicura di me stessa perchè mi sembra di avere più tempo per pensare, a chi crede in me, alla mia famiglia, al mio allenatore. Non so spiegarlo ma più aumentano i chilometri più riesco ad esprimermi e poi, l’emozione quando arrivo al traguardo è impagabile, mi ricorda ogni volta il motivo per cui amo correre».
Tonino Ferro, quando pensi a lui cosa pensi?
«L’uomo che ha stravolto la mia vita quando l’ho conosciuto a maggio del 2021 e capimmo entrambi che potevamo fare grandi cose insieme. E’ una persona speciale che ogni giorno mi insegna qualcosa a livello atletico e umano. Mi ritengo molto fortunata ad averlo nella mia vita ed un grazie non basterebbe per tutto quello che ha fatto e fa ogni giorno per me».
Tra due anni passerai di categoria, la concorrenza diventerà più agguerrita, ti spaventa la cosa?
«Affronterò avversarie più forti ma crescerò anche io in questi due anni e sicuramente sarò capace di affrontare al meglio questa nuova sfida».
Sul finire della passata stagione la prima maglia azzurra, che ricordo ha di quel periodo?
«È stato il giorno più bello della mia vita, toccare con mano e indossare la maglia azzurra è qualcosa che non si può spiegare a parole soprattutto se la desideravi così tanto e hai fatto di tutto per raggiungerla. Mi sono sentita onorata e fiera di rappresentare la mia nazione e non lo dimenticherò mai, non vedo l’ora che accada di nuovo».
Quali saranno gli obiettivi di quest’anno?
«Sicuramente proverò ad abbassare tutti i miei personali su 1.500, 5.000, 10km e mezza maratona e magari conquistare medaglie nei vari campionati italiani a cominciare da quelli sui 10mila in pista a Potenza il prossimo 12 maggio. Poi, ovviamente, indossare ancora la maglia azzurra».
A chi rivolgerebbe un pensiero particolare?
«Alla mia famiglia che mi è vicina in ogni momento, a tutto il mio staff, alla mia società e poi vorrei ricordare Marilena Brudaglio, la runner scomparsa pochi giorni fa. Era presente a tutte le mie gare e non si può perdere la vita inseguendo la propria passione, la porterò sempre nel mio cuore».