TENNIS
Alvisi mantiene la promessa: primo torneo vinto in carriera
Il trionfo della 19enne barlettana a Marrakech: «L'obiettivo è chiudere il 2022 nella top 500 Wta»
BARLETTA - La prima volta non si scorda mai. E la prima volta di Eleonora Alvisi ha decisamente un sapore particolare: vale oro per il morale e rappresenta un nuovo punto di partenza per la sua carriera agonistica. Gioia senza fine per la diciannovenne tennista barlettana, che di recente ha vinto sulla terra rossa di Marrakech il primo titolo Itf. Partita addirittura dalle qualificazioni, ha avuto un percorso immacolato durante il main draw e si è imposta con enorme personalità nel 15mila dollari marocchino. In finale, la prima della carriera, ha regolato la statunitense Clervie Ngounoue con un eloquente 6/3, 6/1.
In precedenza, invece, aveva lasciato le «briciole» alle avversarie vincendo il derby con l’azzurra Paoletti al primo turno, quello con Meliss nel round successivo e battendo la slovena Lovric ai quarti e la croata Bagaric in semifinale, praticamente senza mai perdere un set.
LA DEDICA - «Questo successo – ha ammesso Eleonora Alvisi – mi regala tante soddisfazioni, soprattutto perché ho battuto atlete di grande spessore tecnico e al momento più quotate di me. E poi dal punto di vista umano mi ha regalato una felicità immensa. Ora sono sicuramente più convinta delle mie potenzialità e non vedo l’ora di inseguire nuovi obiettivi. La dedica è per la mia famiglia, che mi sostiene sempre».
IL PLAUSO DEI VERTICI - Ovvia e giustificata anche la soddisfazione dei vertici del tennis italiano. «La vittoria di Marrakech – ha sottolineato il barlettano Isidoro Alvisi, vice presidente della Fit – è il meritato frutto del lavoro che Eleonora sta facendo presso il Centro Tecnico di Formia. Certamente vincere nel circuito internazionale è molto più difficile che farlo a livello giovanile e questo le sarà di grande stimolo per il prosieguo della sua attività agonistica».
IL BILANCIO - La promettente tennista barlettana è stata straordinaria protagonista nel 2020 dello storico successo nel Roland Garros junior in coppia con Lisa Pigato. Ora vuole farsi strada anche a livello senior. «Gli accadimenti degli ultimi due anni – ha aggiunto Alvisi – hanno reso ancor più complicato il passaggio dall’attività junior a quella Pro, a cominciare dal Covid che non mi ha consentito di allenarmi al meglio e con costanza. Ora le cose vanno decisamente meglio. Sto lavorando in maniera ottimale da diversi mesi presso il centro federale di Formia, sotto al guida del responsabile tecnico Vittorio Magnelli e dell’allenatore Giovanni Paolisso. La crescita delle mie prestazioni è soprattutto merito loro. Un sincero ringraziamento lo rivolgo anche allo staff del Ct Barletta, in particolare al maestro Francesco Faggella e al preparatore atletico Nicola Criscuoli, che mi seguono con attenzione ogni volta che torno nella mia città. Rispetto al Roland Garros di due anni fa sono migliorata nella continuità di rendimento e nella forza mentale, in virtù di allenamenti specifici che ho svolto sul campo».
LE PROSPETTIVE - Lo sguardo ora va al futuro, imminente e non. «Mi allenerò – ha concluso Alvisi – per una serie di tornei da 25mila dollari in Sardegna. Obiettivo per il 2022? Mi piacerebbe chiudere l’anno nella top-500 del ranking Wta».