IL TALENTO

Tennis, la Alvisi porta la Puglia sul tetto

Redazione sport

La diciannovenne di Barletta vince il primo torneo Itf a Marrakech, facendo un balzo nella classifica mondiale: ora è numero 891

«Sotto il cielo di New York i sogni non muoiono all’alba». Così titolava, sabato 15 settembre La Gazzetta del Mezzogiorno, alla vigilia della storica finale tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci sul cemento di Flushing Meadow. Una festa pugliese in uno dei treatri piùprestigiosi del tennis mondiale. Da queste parti sono ancora tuitti gonfi di orgoglio. Nessuno ha dimenticato, anzi. Più passano gli anni e più cresce la voglia di potersi emozionare ancora per qualche ragazzotta di casa nostra. Ma a che punto è il serbatoio del tennis pugliese e lucano? Sono giorni felici, finalmente. Domenica la dicianovenne barlettana Eleonora Alvisi ha vinto il primo torneo Itf a Marrakech, in Marocco. Un risultato che le ha consentito di fare un bel balzo nella classifica mondiale: oggi è nr. 891. Davanti a lei c’è ancora Claudia Giovane (689), brindisina e cugina di Flavia Pennetta. Ne parliamo con il direttore dell’Istituto superiore di formazione «Roberto Lombardi», il barese Michelangelo Dell’Edera, che di recente è stato nominato team manager dell’Italia di Coppa Davis ed ha esordito vittoriosamente a Bratislava contro la Slovacchia. «La vittoria della Alvisi mi rende particolarmente felice - racconta alla Gazzetta il numero uno della scuola maestri italiana - perché conosco il suo valore e apprezzo la sua serietà. Vedrete che nel giro di pochi mesi Eleonora scalerà ancora la classifica. Ha ampi margini di miglioramento e ha imboccato la strada giusta».

«C’è anche un’altra ragazza che ci sta provando - aggiunge Dell’Edera - ed è la foggiana Simone. Alessandra non ha fatto l’ultimo step ma la guardo con fiducia. E poi le più piccole. Vittoria Paganetti è un progetto speciale della Federazione. Gioca sempre meglio, è un talento e puntiamo presto a portarla negli Slam junior. Anche Elena Francese, di Melfi, è un progetto speciale. Ha tutto per costruirsi un futuro importante. Daria Raimondo, ancora. Grande facilità di gioco e ritmo, ragazzina di prospettiva. Come Carola Manfredonia, che deve solo staccarsi un po’ dalle tensioni del risultato a tutti i costi. Tutte e 4, in questi giorni, sono a Formia per i raduni tecnici nazionali. Tra dieci anni, vedrete, Puglia e Basilicata contribuiranno alle fortune del tennis italiano. Ma niente fretta - dice Dell’Edera, da anni il protagonista dell’uomo che ha rivoluzionato la Federazione tennis grazie alla stima e la fiducia che il presidente Binaghi ripone in lui - le italiane vengono fuori non prima dei 22-23 anni. Queste ragazze vanno fatte crescere in un clima sereno senza perdere mai la cultura del lavoro. Qui a Bari, al New Country, abbiamo figure professionali che si affiancano ai maestri dei circoli. Parlo dei tecnici Antonio Rubino e Nicola Fantone, sempre in contatto con Germano Di Mauro, il responsabile tecnico under 12-14-16 italiano».

«La Puglia resta una regione virtuosa» dice con orgoglio il consigliere nazionale Donato Calabrese. Un altro pezzo di storia del tennis di casa nostra.

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