Musica

Federico Paciotti pubblica «Lirica», un viaggio tra opera, rock e passione live

Il tenore e chitarrista ex componente dei Gazosa ha pubblicato questo disco registrato in presa diretta

È uscito il 10 ottobre per l’etichetta The Lime Art & Music Hub di Roberto Meglioli, con distribuzione Believe, Lirica, il nuovo album di Federico Paciotti, tenore e chitarrista che da anni unisce il mondo dell’opera e quello del rock in un crossover unico nel suo genere.

Registrato in presa diretta presso il Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, con la direzione d’orchestra di Tiziano Popoli e l’esecuzione dell’Orchestra La Toscanini NEXT, Lirica è un progetto ambizioso e personale, nato da un periodo di intensa ispirazione e riflessione.

«Quest’album era un progetto che desideravo da anni: volevo registrare in presa diretta con un'orchestra. È stato un percorso difficile, segnato dalla perdita di mio padre, che per me era un punto di riferimento nella vita, ma anche un compagno e un maestro nella musica. Portare a termine l'album non è stato facile, ma l'ho fatto con forza e amore. Posso dire che in ogni nota c'è una parte di lui. La sinergia che si è creata con l'orchestra durante le registrazioni è stata fantastica, e credo si percepisca chiaramente nel risultato finale».

Tra i brani spicca “Oltre te”, il singolo estratto dall’album, composto dallo stesso Paciotti su testo scritto insieme a Tony Canto, con gli arrangiamenti del maestro Adriano Pennino.
«Ho scritto Oltre te durante le sessioni di registrazione dell'album e ho voluto includerla perché la sento profondamente mia. È una dedica alla mia compagna, Federica. Attraverso il testo, ho cercato di esprimere l'importanza dell'amore nelle nostre vite. Credo che dobbiamo vivere nell'amore e rinnovarlo ogni giorno. Nessuno è scontato e l'essere la spalla l'uno dell'altro, nei momenti belli come in quelli difficili, per me è la vera forza della vita. Come diceva Dante Alighieri: “l'amor che move il sole e l'altre stelle”, ed è proprio così».

Il singolo è accompagnato da un videoclip girato interamente in 3D presso lo Studio Orizzonte Gallery di Roma, per la regia e fotografia di Antonio Barrella. Nel video, Paciotti veste i panni del capitano di un’imbarcazione simbolica che solca il mare verso il suo grande amore, attraversando tempeste e approdando alla serenità. Gli arrangiamenti del maestro Pennino, uniti alla voce intensa di Paciotti, trasformano il brano in un racconto epico e sospeso, un viaggio emotivo che culmina in una rinascita “come un’alba nuova”.

Nel suo percorso, Federico Paciotti ha sempre unito tecnica e passione, portando la sua visione musicale sui più prestigiosi palchi internazionali — dall’Arena di Verona ai Fori Imperiali, fino al Cadogan Hall di Londra — collaborando con artisti come Andrea Bocelli, Giovanni Allevi, Sumi Jo e Howie B.

Con Lirica, l’artista raggiunge un traguardo importante della sua carriera, come lui stesso racconta: «Lirica è un album di fondamentale importanza per me: lo definirei un vero e proprio punto di arrivo e un punto di partenza. Sono sempre cresciuto con la convinzione che la musica non debba mai perdere la bellezza e l'energia dell'esecuzione dal vivo. Oggi, purtroppo, molti dischi hanno assunto una piega troppo artefatta e costruita in studio. Credo fermamente che la sinergia che si crea sul palco sia essenziale e sia l'unica in grado di generare quel meraviglioso legame con il pubblico. Per questo motivo, ho voluto realizzare un album interamente in presa diretta con l'orchestra. All'interno c'è quell'adrenalina che si può provare solo nei live e credo che si percepisca chiaramente: la musica è viva!»

«Questo è il mio primo album in cui, oltre ad arie d'opera, canto anche dei miei inediti. Ho avuto l'onore di collaborare con grandi artisti e professionisti come Howie B, Francesco Sartori, Andrea Camilletti, Adriano Pennino, Toni Canto e Peppe Servillo. L'album è idealmente concepito in due sezioni: la prima dedicata al repertorio operistico e la seconda agli inediti. Ritengo che il filo conduttore sia il mio distintivo stile musicale crossover tra opera, rock e pop. Ho voluto estendere questo approccio anche ai brani originali, conferendo loro il sapore degli arrangiamenti che utilizzo per le arie d'opera, creando un mix sonoro tra classico, rock e pop. Questo è il mio primo lavoro discografico a includere composizioni originali; in precedenza mi sono sempre dedicato esclusivamente al repertorio operistico. Tuttavia, questa volta sentivo la profonda necessità di comunicare anche attraverso qualcosa di mio. Credo che l'inedito sia un momento cruciale nella carriera di un artista, da realizzare al momento giusto.»

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