Il tema è «Everybody»
L'umanità come rito collettivo: nel cuore della Murgia parte Secolare Festival
Dal 24 al 27 luglio tra Corato e Castel del Monte torna la rassegna che fonde elettronica, indie e sperimentazione con campeggio, trekking e incontri: Indian Wells chiude il ciclo di anteprime domenica 20 luglio alle S.E.R.R.E. di Terlizzi
È partito ufficialmente il conto alla rovescia per Secolare Festival 2025, l’atteso appuntamento musicale che dal 24 al 27 luglio tornerà ad animare l’Alta Murgia, tra Corato e Castel del Monte, terza edizione della rassegna che trasformerà l'Agriturismo San Giuseppe in un'arena di collettività, un inno alla presenza fisica, alla musica come rito condiviso, in linea con il tema scelto per il 2025, «Everybody». Il festival è un viaggio tra generi e atmosfere con una line-up che unisce nomi internazionali, eccellenze italiane e scoperte del territorio. Tra i protagonisti: bdrmm, con il nuovo disco Microtonic; Mabe Fratti, avanguardista guatemalteca del violoncello; Christopher Owens, icona del songwriting indie; Lorenzo Senni, punta di diamante dell’elettronica italiana su Warp Records e molti altri. Ma ciò che rende particolare questo appuntamento, promosso da Spore Società Cooperativa con il patrocinio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Regione Puglia, Comune di Corato, G.A.L. Le Città di Castel Del Monte – SLOW MURGIA, U.N.P.L.I. Puglia e in collaborazione con Pro Loco Quadratum APS, è la formula che unisce alla musica anche la natura, il camping, gli incontri, le attività collettive, offrendo esperienze dalla mattina alla notte: trekking, bici, cavalli, workshop, area relax, artigianato e spazi per bambini. Un vero villaggio temporaneo dove vivere insieme, fianco a fianco, una vacanza musicale diversa. I biglietti sono disponibili su DICE, e domenica 20 luglio le S.E.R.R.E. di Terlizzi (Ba) ospiteranno il live di Indian Wells, raffinato producer dell'elettronica italiana, per l'ultimo appuntamento di Secolare Seeds, «semi» di anteprima in vista dell'evento, nonché ultimo appuntamento della rassegna teatrale Vivaio – coltivare il teatro in città. La «Gazzetta» ha intervistato Cataldo Bevilacqua, di Spore, direttore artistico del festival.
Partiamo proprio dalla cronaca, l'appuntamento di Terlizzi è l'ultimo che avete «seminato» prima del festival vero e proprio...
«Ci siamo resi conto che presidiare il territorio tutto l'anno ci aiuta a far conoscere la rassegna. Vogliamo tenere viva la nostra filosofia e sviluppare un interesse nei confronti della musica non mainstream».
Invece l'idea di Secolare come è nata?
«Siamo tutti musicisti, abbiamo gravitato per anni nei circuiti indipendenti, quelli che durante la pandemia sono andati in crisi, a favore degli eventi più grandi. Abbiamo unito le forze, vinto dei bandi, e messo su quest'idea di proporre un festival con un'identità forte e precisa, slegata dai nomi di richiamo, quindi con un impatto economico più sostenibile. La nostra convinzione è che la musica alternativa non sia così difficile come spesso vogliono farci credere. Può piacere o meno, ma la musica trasmette emozioni, racconta lo spettro delle passioni umane, ed è proprio l'umanità che vogliamo mettere al centro».
Tanto che il tema che avete scelto per questa edizione è proprio «Everybody»?
«È una parola inclusiva che raccoglie tutti, una chiamata alla partecipazione, un modo per dire che ogni corpo di fronte alla musica è in qualche modo portatore di valori, non ha una direttiva unica. Tra l'altro durante la giornata offriremo anche attività di conoscenza del territorio e di noi stessi».
Questa formula di offrire musica e camping vi distingue nel territorio...
«Si configura come una vacanza. Noi vogliamo parlare soprattutto al pubblico pugliese, pur avendo tante presenze anche da fuori. La comunità nel corso degli anni è cresciuta, anche gli eventi invernali sono stati molto partecipati. È chiaro che concentrare una parentesi di vita a 360 gradi in tre giorni è la leva che ci aiuta, ma non solo a scoprire nuova musica, anche a trovare nuovi modi per stare insieme».
Che prospettive ci sono per il futuro di Secolare?
«Penso che siamo ancora all'inizio del cammino, tre anni sono un termine breve, non è necessario cercare di tracciare linee immediate. Le persone stanno creando una comunità e vogliono venire al festival a prescindere dalla line-up, e questo è molto bello. Noi da parte nostra cerchiamo di non gravare troppo sui prezzi dei biglietti, e di offrire più servizi possibili, come le fontanelle di acqua potabile gratuita per abbattere il più possibile i costi aggiuntivi per chi verrà da noi».