Musica
Da Morgan al rock’n roll, Bisceglie nel segno di «Music 4ever»
Il direttore artistico Andrew Swan racconta la prima edizione del festival alla Svevarena
«La musica non è solo intrattenimento. È resistenza. E finché ci sarà la musica, ci sarà una speranza». Con questo messaggio Andrea Maria Cignarelli (Andrew Swan) illustra la prima edizione del Music 4ever Festival, in programma alla Svevarena di Bisceglie con appuntamenti all’insegna del rock, della creatività musicale autentica e del grande cantautorato.
La rassegna, organizzata da Gs23 Eventi, di cui Andrea è responsabile di produzione (oltre che direttore artistico di tutto il festival), è partita lo scorso 6 giugno con il concerto di Danielle, da XFactor 2024, con Jesse The Faccio e Alex Fernet, artisti emergenti. Si proseguirà il 27 giugno con una serata dedicata alla musica d’autore e al rock’n’roll, con Tonino Carotone e Giulio Wilson e il loro progetto «Mondo DiVino», preceduti da Slick Steve & The Gangsters, band bresciana che fonde swing, cabaret e arti circensi.
Il 4 luglio sarà invece dedicato a un mix di rock e pop, che avrà al centro i Gazebo Penguins, Albe, ex concorrente di «Amici», e il trio Gli Elettrica. Il 15 luglio salirà sul palco Morgan, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Federiciana di Bisceglie diretta da Valentino Corvino, per reinterpretare brani originali e grandi classici. Infine, il 12 agosto la chiusura con una serata dedicata al rap italiano contemporaneo di Silent Bob & Sick Budd.
Cignarelli, questa è la prima edizione di Music 4ever, che idea c’è dietro il concept di questa rassegna?
«Erano tanti anni che desideravo mettermi in gioco organizzando qualcosa che avesse a che fare con la musica, la mia più grande passione. Io arrivo dal mondo del live, sono stato per tanti anni un chitarrista. Con i The River, band di Trani, avevamo fatto un bel po’ di passi avanti, abbiamo aperto i concerti di Max Gazzè, Afterhours, perfino dei Placebo. Il mio amore per la musica ha radici profonde: da bambino quando ho ascoltato per la prima volta “Michelle” dei Beatles rimasi folgorato, avevo capito cosa volevo fare. E quando la Gs23eventi mi ha proposto di organizzare qualcosa che mettesse in risalto anche la musica emergente, non ho avuto dubbi. Ho sempre avuto attenzione per quel panorama che ha tanto da dire, per bellezza e per cultura, sono nomi validi, sanno scrivere, potrebbero fare tantissimo ma non vengono valorizzati».
Sicuramente il fiore all’occhiello della rassegna è la serata di Morgan con l’orchestra...
«Morgan è stato l’artista che mi ha aperto la strada, grazie a lui ho capito che volevo fare il musicista. Nel 1998 i Bluvertigo suonarono a Trani in un pub, mi fece l’autografo e il giorno dopo avevo il compito di matematica: consegnai in bianco perché passai tutta l’ora a contemplare quella firma. Quando è arrivata l’idea di Music 4ever gli ho scritto una lunga mail, bypassando etichette e manager. Gli ho semplicemente chiesto se avesse voglia di chiudere con me questo cerchio che inseguivo da sempre, gli ho anche confessato che mi sarebbe piaciuto ascoltare la sua musica in versione orchestrale. E lui ha accolto tutto con entusiasmo. Sarà bello vederlo al fianco di un’orchestra pugliese».
Poi non manca l’attenzione per la scena emergente...
«Per esempio Gli Elettrica, band indie punk milanese, erano eccitati come bambini quando li ho contattati. Sono stato tanti anni dall’altra parte, so cosa si prova. E devo dire che gli artisti mi riconoscono questo tipo di empatia».
La Svevarena è una location nuova che diventerà un bel contenitore per quest’estate...
«L’obiettivo sicuramente è accendere un riflettore anche sul turismo. Organizzare eventi di questo calibro porta senza dubbio attenzione su tutto il territorio. Durante le giornate del festival, ad esempio, ci sarà spazio anche per tatuaggi, luminarie, tutto quello che ruota intorno all’arte. Abbiamo bisogno di collaborare e di crescere insieme».
Ecco, e visto che questa è appena l’edizione numero uno, che prospettive ci sono per i prossimi anni?
«Noi non molliamo la presa. In tutte le cose che ho fatto nella vita ho capito che c’è bisogno di insistere, di risalire quando si va giù. Siamo una bella squadra al lavoro, devoti nei confronti della musica. Io in primis le devo tanto: alla fine il festival si chiama Music 4ever proprio perché sono in debito nei suoi confronti. Per il nome mi ha ispirato mio figlio, mi ha chiesto quale fosse la cosa che mi interessa di più. Ed è proprio la musica, una traccia che resterà per sempre, anche quando non saremo più su questa terra».