Il singolo

«Desert Earth», Agnese Contini e il rapporto uomo-Terra

Bianca Chiriatti

Nel brano della chitarrista e compositrice salentina i legami umani a confronto con la visione della natura

È uscito in digitale lo scorso venerdì 11 ottobre Desert Earth (INRI Classic/Universal Music Italia), nuovo brano della chitarrista salentina Agnese Contini. Un singolo in cui la compositrice è accompagnata al violoncello da Ester Ambra Giannelli e in cui si racconta la visione della natura messa a paragone con i rapporti umani. Il brano arriva dopo la pubblicazione, nel 2023, del primo album, Dinamiche di volo (NOS Records).

È nata a Supersano, nel cuore del Salento, che legame ha con la sua terra d’origine?

«Ho vissuto fuori per studiare logopedia, a un certo punto ho sentito come un richiamo e sono tornata. Mi mancava vivere la natura, sono cresciuta in campagna, quando rientravo a casa per le feste sentivo la voglia di rimanere. Mi dà un senso di benessere il rapporto con la terra, lo cerco anche adesso, quando sono giù di morale scappo per ricongiungermi ai miei luoghi».

Il piano delle relazioni umane incontra il legame uomo-pianeta...

«Ho cominciato a fare alcune riflessioni dopo esperienze personali negative: ho capito che l’uomo osserva in maniera quasi passiva il cambiamento in modo negativo del paesaggio. E la stessa noncuranza ed egoismo le rilevo nei rapporti umani».

Una sensibilità non comune, è di famiglia?

«Sicuramente l’essere cresciuta in campagna mi ha insegnato il rispetto dell’ambiente e delle risorse. Mia madre mi rimprovera tuttora, mi invita a non sprecare l’acqua, è meticolosa nel separare i rifiuti, e fermamente convinta che ognuno di noi nel suo piccolo possa fare la differenza. C’è un grande lavoro di sensibilizzazione da fare, sia nelle nuove generazioni, sia sugli adulti, che si sono lasciati andare. I paesi nordici potrebbero insegnarci tanto, ma c’è ancora scetticismo».

Logopedista e musicista, queste due strade si incontrano mai?

«Nel 2018 mi sono specializzata in voce artistica, e ho cominciato a sfruttare la competenza musicale anche in ambito applicativo. In generale sono due strade che a volte si incontrano e scontrano».

E l’amore per la musica da dove viene?

«Tutta la mia famiglia ha sempre allietato la sua vita con la musica: a 12 anni ho iniziato ad approfondire la chitarra, poi ho iniziato a dedicarmi alla composizione. Nei miei ascolti ci sono i Beatles, i Queen, Brian May è stato il mentore che mi ha ispirato per la chitarra, ma amo anche Mark Knopfler e John Butler».

Privacy Policy Cookie Policy