Il disco
Linguaggio classico e contemporaneo con il pianoforte della tarantina Marianna Cataldi
La solista e autrice ha inciso Notes for Fingers, con suoi brani originali
Abbiamo imparato a conoscere il suo talento vocale attraverso brani come Riflesso, inserito nella colonna sonora del film Mulan della Walt Disney, i suoi vocalizzi aggressivi nella sigla del programma televisivo l’Isola dei Famosi, ma anche con la romanza Dolce follia, sigla della soap La forza del desiderio. Marianna Cataldi, interprete tarantina capace di mescolare stili musicali diversi (pop, folk, musical, black, funky, rock, dance, blues, soul, jazz, gospel e romanze pop-liriche), ha finalmente deciso di rendere noto anche le sue qualità compositive. Ha pubblicato da poco, infatti, Notes for fingers, album in cui l’artista tarantina ha inserito sette sue composizioni che spaziano in generi differenti.
«Gli studi in pianoforte al Conservatorio Paisiello di Taranto – ricorda Cataldi -, mi hanno permesso di scrivere musiche per trasmissioni televisive, per film tv o brani per altri artisti. Molti di questi brani strumentali, sono stati pubblicati in compilation, ma mai in una mia raccolta personale. Sono tutti rilassanti e melodici, capaci di farti abbassare il ritmo del respiro e del cuore, senza farti mancare il sapore della melodia, mia complice da sempre».
Il disco si apre con The Restlessness within, una composizione per piano solo che Marianna aveva scritto 30 anni fa, da ragazzina quando frequentava il Conservatorio e che ha ultimato inserendo la sua personalità adulta in cui vengono fuori le radici dello studio classico. Pieni di pathos i due brani successivi, Unreachable e Somewhere beyond eternity, entrambi registrati con la Budapest Scoring Symphonic Orchestra, che l’artista pugliese dedica a sua madre scomparsa. «Li ho scritti pensando di inviarle un messaggio in musica e, quindi, il pianoforte ha avuto bisogno del supporto di una orchestra d’archi. Mi sono nati in mente già orchestrati, sono dolci, ma pieni di disperazione e tristezza, perché mentre nascevano, pensavo a lei, che tanto ha voluto io vivessi “di e per” la musica, ma che non avrebbe mai potuto sentirli. I violini sono i miei pianti di bambina e il piano sono le mie parole mute».
Clouds of petals è da pelle d’oca, un brano in cui riecheggiano sonorità orientali in cui è facile risalire alla lezione di Ryuichi Sakamoto. Si prosegue con Soundtrack, un brano in cui viene fuori l’impegno civile di Cataldi che racconta con la sua musica, le immagini di una storia di violenza domestica sulle donne. Lullaby for the angels è una ninna nanna inedita in cui Marianna evidenzia il suo istinto materno che urla sotto voce. Chiude l’album Relaxing, un brano che conduce verso uno stato ipnotico, fatto di leggerezza e distacco dalla realtà. Der resto la musica è anche questo.