Il racconto

I disagi di un pendolare: «Da Bari a Taranto in bus: un’avventura durata 3 ore»

Alessandra Macchitella

Storie di ordinaria follia per chi percorre la tratta che collega il capoluogo pugliese a quello jonico con i mezzi pubblici

BARI - Se qualche libro di fantascienza dei tempi immaginava il teletrasporto nel 2024, la cronaca di oggi sembrerà ancora più surreale. Perché capita ancora che un viaggio Bari - Taranto possa durare ben 3 ore.

Sono stata pendolare per due anni e adesso che non lo sono più mi sembrava quasi una bella idea quella di scegliere un mezzo pubblico per tornare nella mia città. Sveglia presto, una sensazione di gita scolastica che poi si rivelerà ancora più stupida di ciò che sembra.

Ore 6.45. Bari. Viale Unità d’Italia, biglietto ordinario da 7,60 euro.

I primi passeggeri iniziano ad arrivare alla fermata, ognuno con la sua storia. Sono mattutini, sono arrivati anche in anticipo per non rischiare ritardi, perché se si perde la corsa delle 7 la successiva partirà un’ora dopo. Anche l’autista è già pronto nel mezzo. Ci sediamo, arrivano le 7, siamo pronti a partire. Tutti. Tranne il pullman che si rifiuta di chiudersi. «Su, dai, chiuditi», lo incito telepaticamente, e dopo svariati tentativi sembra ascoltarmi. Si chiude forzandolo, perché come dicono ironicamente dalle nostre parti «con le buone maniere si ottiene sempre tutto».

«Finalmente si parte», penso, ancora più ingenua di quella sensazione mattutina di gita scolastica. Il pullman non parte...

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