Nel Salento

Gallipoli, l'altro volto del Parco, isola di degrado e inciviltà

Rosaria Galasso

Preservativi usati, fazzoletti sporchi, salviettine e lubrificanti intimi tratteggiano una triste cartolina

GALLIPOLI - «Un tuffo nel lato oscuro del Parco, quello che non sa vedere, quello che nessuno vuol vedere». È un grido di allarme e di dolore quello che lancia Maurizio Manna, presidente Legambiente Gallipoli, nella sua passeggiata nel Parco regionale Isola di Sant'Andrea e litorale di Punta Pizzo. Preservativi usati, fazzoletti sporchi, salviettine e lubrificanti intimi tratteggiano una cartolina fatta di degrado e di inciviltà. Il Parco - dirà qualcuno - è anche questo, un luogo per cercare intimità. Ma a quell'amore dovrebbe seguire un altro amore, fatto di rispetto e di bellezza, che quelle tracce cancellano in un solo istante, sporcando ogni cosa.

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