Il fatto
Bari, le associazioni dei soci protestano sotto la sede della Popolare di Bari
In occasione dell'assemblea virtuale dei soci convocata telematicamente
Bari - Una protesta che non è passata inosservata quella di questa mattina da parte delle associazioni dei soci sotto la sede della Popolare di Bari in occasione dell'assemblea virtuale dei soci convocata telematicamente alle 9.
A far sentire il grido di dolore il Comitato indipendente azionisti Bpb, Assoazionistibpb e Avvocati dei Consumatori che hanno dato voce a 60.000 persone inermi chiedendo «le dimissioni e/o la rimozione dell’attuale Cda, incapace di risanare la nostra banca e soprattutto incapace di relazionarsi correttamente e minimamente con gli azionisti risparmiatori».
In un documento anche distribuito ai passanti fanno sapere che: «Oggi siamo stati costretti a protestare in strada contro i nuovi amministratori della Banca Popolare di Bari, imposti da MedioCreditoCentrale su indicazioni politiche! Ci presentano un bilancio 2020 –di soli tre mesi- che evidenzia forti perdite della gestione del nuovo Cda (14 milioni di euro)! Ci presentano conti aziendali che evidenziano la diminuzione delle masse finanziarie raccolte e degli impieghi (-4%)! Ci presentano poste contabili che evidenziano l’aumento vertiginoso in pochi mesi delle sofferenze (+58%, da 60 milioni a 96 milioni di euro)! Ci presentano programmi riorganizzativi che evidenziano l’intervenuta chiusura di oltre 25 filiali e il trasloco delle scelte decisionali da Bari a Roma (altro che Banca del Sud…)!
Ci presentano compensi annuali rilevanti per il Collegio Sindacale (60mila euro il Presidente e 40mila euro i componenti) e per il Consiglio di Amministrazione (160mila euro per il Presidente e l’Amministratore Delegato e 60mila euro per i componenti del cda)».
Ma non è tutto: «Ci impediscono, poi, di svolgere l’assemblea sociale in presenza (nascondendosi dietro le problematiche del Covid) e infarciscono l’ordine del giorno assembleare con plurimi punti, eliminando cosi’ la possibilità per i soci di relazionarsi con gli amministratori della Banca nonché di esprimere, di fatto, il diritto di voto. Saranno infatti pochissimi i soci che riusciranno a votare, superando il complesso meccanismo digitale della delega al rappresentante unico degli azionisti!.Ci costringono, infine e soprattutto, a ingolfare i Tribunali con cause penali e civili, unico strumento per tentare di recuperare qualcosa dei risparmi investiti nelle azioni e negli aumenti di capitale della Banca Popolare di Bari! Nessuna seria e concreta offerta transattiva, infatti, il nuovo Ca della Banca propone o prospetta ai 60mila soci che incolpevolmente hanno visto da un giorno all’altro azzerato il valore del loro investimento e dei loro risparmi! Anzi oggi spesso tantissimi soci fuggono da Banca Popolare di Bari, poiché ricevono condizioni contrattuali bancarie peggiorative rispetto al passato! Roba da non credere».