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Arte e dintorni
«Non Sono Fatta Per», la tesi magistrale della barese Sigaro diventa serie animata
Alessandro Salvatore
Alessia Sirago trasforma il suo lavoro di laurea in una striscia corale, coinvolgendo ventitré fanartisti e dando vita a Tipa e al suo gatto parlante
Quando Alessia Sirago, in arte Sigaro, ha deciso di trasformare il suo fumetto edito da Penna Nera «Non Sono Fatta per Amare» in una serie animata, non immaginava che la sua tesi magistrale potesse diventare un progetto corale. Tra storyboard, disegni frame by frame e una sigla pop rock, la giovane «matita» barese ha coinvolto ventitré fanartisti italiani, dando forma a Tipa e al suo gatto parlante arancione, protagonisti di un mondo in cui insicurezze, relazioni e piccoli drammi quotidiani si trasformano ironicamente in poesia. Il lavoro di tesi, sviluppato dalla 24enne Sirago presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, le ha permesso di esplorare un progetto personale, prendendo come base le dinamiche già presenti nel suo fumetto precedente.
La serie animata «Non Sono Fatta Per» comprende dieci episodi da dieci minuti, ognuno dedicato a un tema specifico – cantare, fare amicizia, affrontare addii – e unisce gag demenziali a una sensibilità che colpisce sia un pubblico giovane che adulto. «La tesi mi ha permesso di approfondire i personaggi e capire come la narrazione cambiasse nel passaggio dal fumetto all’animazione» racconta Sigaro. L’opera di animazione, curata in ogni dettaglio, è stata accompagnata da un brano pop rock sviluppato insieme a Davide De Marco, Lorenzo De Marco, Martina Milella e Tommaso Citarella. «È stato un lavoro faticoso ma illuminante: ho scoperto quanto ritmo e movimento possano dare nuova vita alle dinamiche dei personaggi» confessa l’autrice. Un elemento distintivo della sua tesi è stata la partecipazione di un «collettivo» di fanartisti, che hanno reinterpretato Tipa e Tipo arricchendo la narrazione della loro visione personale. Tra i più noti, Pasquale Aversano, napoletano autodidatta con opere satiriche come «Mirmimmo contro la sQuola», ha portato la sua ironia surreale; Lucrezia Barbagallo, catanese laureata in Graphic Design e Illustrazione, ha contribuito con linee morbide e atmosfere gotiche; Ettore Basciano, illustratore digitale, ha infuso modernità e dinamismo ai personaggi.
Sigaro commenta: «Ogni artista ha colto aspetti dei personaggi che io davo per scontati, come la malinconia e l’ironia nascosta». Gli altri venti autori coinvolti nella tesi «seriale» e ringraziati dall’autrice sono Alikae, Sara Miriam Bergamo, Silvia Bonerba, Alessia Capodiferro, Francesco Capriati, Tommaso Citarella, Noemi D’Alessandro, Riccardo Desini, Luca Dimitri, Anna Laudisa, Savio Lavacca, Luna Montatore, Rossella Panaro, Maria Roberto, Marco Serravalle, Sara Sirago, Noemi Senapo e Francesco Venia, confermando come un progetto di animazione possa trasformarsi in una vera comunità creativa già nella fase embrionale. Il lavoro di Sirago, presentato il 2 ottobre scorso durante la sua seduta di laurea, si inserisce in un percorso editoriale già consolidato. La fumettista ha infatti già pubblicato, oltre a «Non sono fatta per amare» (Penna Nera, 2024), l’opera «Per Elisa» (The Mirror Studio, 2024). In tali lavori lirismo, dissacrazione e autobiografia si fondono in un linguaggio originale. «Per Elisa nasce da un momento molto buio della mia vita – racconta – e metterlo su carta mi ha aiutato a osservarlo e superarlo». Il gatto parlante, già presente nel fumetto, diventa guida esistenziale e metafora ironica anche nella serie animata. Sigaro guarda ora al futuro con l’ambizione di sviluppare ulteriormente Tipa e Tipo, trasformando la sigla animata nella prima stagione completa e continuando a coinvolgere fan e artisti. «Il sostegno esterno mi ha confermato quanto valore possa avere il dialogo tra autrice e pubblico» conclude la fumettista. Con «Non Sono Fatta Per», Alessia Sirago dimostra che fumetto e animazione possono fondersi per creare un linguaggio potente, capace di raccontare le emozioni del reale.