l'evento
Putignano, «I Cap’turt du Fralliòn» vincono le Propaggini e aprono il Carnevale
Tra sacro e profano, la satira popolare inaugura la festa più antica della città
Nel giorno di Santo Stefano, Putignano ha dato il via alla 632ª edizione del suo storico Carnevale con le Propaggini, l’evento popolare che unisce tradizione, satira e spettacolo. La manifestazione, che apre ufficialmente il calendario dei festeggiamenti, si è svolta tra sacro e profano: in mattinata, durante la processione del Santo patrono, si è registrato il tradizionale passaggio del cero tra il Presidente della Fondazione Carnevale, Danilo Daresta, e il Comitato Festa Patronale, Giorgio Allegretti, simbolico gesto di “perdono” anticipato per le sovversioni che i putignanesi porteranno in piazza.
Il pomeriggio e la serata hanno trasformato via Roma in un teatro a cielo aperto, gremito di cittadini e visitatori. Protagonisti indiscussi sono stati i 9 gruppi in gara, impegnati a presentare “cipponi” e “scrialate”, le esilaranti composizioni in rima tipiche della manifestazione. Il pubblico, coinvolto attivamente con strumenti e oggetti per approvare o dissentire, ha seguito le battute pungenti che hanno preso di mira il sindaco Michele Vinella, il presidente della Fondazione e altri personaggi locali, ma anche temi nazionali e internazionali, dalla sanità ai femminicidi, dalla libertà di espressione alle guerre.
Il filo conduttore di questa edizione è stato il “Paradosso”, tema che ha ispirato testi e canzoni capaci di ribaltare luoghi comuni e mettere a nudo le contraddizioni del presente. Sul palco, grandi e piccoli, uomini e donne hanno dato vita a una satira collettiva che è allo stesso tempo divertente e riflessiva.
La giuria, composta da 16 membri tra esperti di cultura, spettacolo e teatro e cittadini estratti a sorte, ha valutato satira, metrica, recitazione, uso del dialetto, qualità dei testi, produzione musicale e impatto scenico. A trionfare sono stati:
I Cap’turt du Fralliòn
I Zannìer
A’ Cumbagneje d’i Uagnòn
Con le Propaggini, Putignano rinnova il suo rito identitario più antico, trasformando la piazza in uno spazio di sovversione condivisa. Da Santo Stefano prende così il via un Carnevale che, nel segno del Paradosso, accompagnerà la città e i visitatori verso i grandi appuntamenti del 2026.