La notizia
Bitonto ricorda Lucia, vittima di femminicidio: 500 fiaccole in marcia, sportello antiviolenza sarà intitolato a lei
La 74enne uccisa dal marito a Mariotto con 40 colpi di forbici
BITONTO - Sugli scalini dell’abitazione in via della Libertà 14, ora sottoposta a sequestro penale, un tappeto di lumini. «Luci per Lucia» Chiapperini, la 74enne uccisa a colpi di forbici il 18 aprile scorso dal marito Vincenzo Visaggi (reo confesso e ora in carcere per il delitto).
Il nome della ennesima vittima di femminicidio è stato scritto ieri con i lumini in piazza Roma, dove si è concluso il corteo silenzioso organizzato dal Centro Antiviolenza «Io sono mia». Oltre 500 persone in marcia per ricordarla. Tra loro il sindaco, Francesco Paolo Ricci, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle associazioni del territorio, ma anche tanti cittadini e cittadini, bambini, forze dell’ordine. Discreti, tra la folla, alcuni familiari della vittima.
«Siamo stanche di contarci» era una delle frasi scritte sui pezzi di cartone portati in corteo nella fiaccolata organizzata ieri sera a Mariotto. Una marcia silenziosa partita da via Traetta, dove è installata una panchina rossa per sensibilizzare contro la violenza di genere, lungo le vie della frazione bitontino sino a piazza Roma, dove è stata realizzata l’installazione collettiva in memoria della 74enne.
«L’iniziativa vuole rappresentare un momento significativo per un cambiamento culturale avverso quelli che sono gli atteggiamenti negativi che spesso vengono perpetrati ai danni delle donne che poi sfociano in atteggiamenti di violenza e addirittura in femminicidi - le parole del sindaco -. Noi come amministrazione comunale siamo impegnati in questo insieme alle associazioni e alle parrocchie del territorio». Attivato proprio nella frazione di Mariotto uno sportello informativo con l’associazione «Io sono mia» che sarà intitolato a Lucia Chiapperini. «Abbiamo promosso questa marcia silenziosa perché non vogliamo vivere nell’ombra, vogliamo gettare una luce in questa oscurità del fenomeno del femminicidio e commemorare una donna che col suo nome potrebbe illuminare in qualche modo un po’ le menti delle persone che ancora non comprendono quanto sia un fenomeno strutturale della nostra società - ha detto Elisabetta Tonon, direttrice artistica e responsabile della comunicazione di “Io Sono Mia” -. Vogliamo un posto sicuro in cui vivere noi donne, che ci sia luce sul nostro cammino, sulle nostre strade».
E mentre la comunità ricorda Lucia Chiapperini, vanno avanti le indagini della Procura di Bari sul violento delitto. Ieri è stato conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita questa mattina. I primi accertamenti medico legali avevano già rivelato l’accanimento dell’uomo sul corpo della moglie, ferita a morte da quaranta i colpi di forbici. Un’aggressione «cruenta», come l’ha definita il giudice nell’ordina cautelare, che l’uomo avrebbe messo in atto dopo giorni di accese discussioni, forse per questioni economiche legate all’eredità del suocero defunto.