Sanità e progresso

Bari, all'ospedale Di Venere l’esame che migliora la vita dei pazienti talassemici

Nuova applicazione della Risonanza con sequenza T2 Star. Il presidente Emiliano: «Una speranza per 800 pugliesi: mai più trasferte fuori regione»

BARI - Una nuova frontiera diagnostica fondamentale per migliorare la vita e la salute dei pazienti talassemici, grazie ad un’innovativa applicazione della risonanza con sequenza Ti-Due-Star, ma anche la possibilità di ricevere una terapia personalizzata nel medesimo luogo di cura. Ora queste due condizioni sono entrambe soddisfatte all’ospedale «Di Venere» di Bari, con l’avvio dei primi esami di risonanza magnetica che prevede l’applicazione di un software specifico che consente di misurare in modo affidabile, rapido e non invasivo l’accumulo di ferro nel cuore, nel fegato e nel pancreas. Conoscere l’accumulo di ferro è, infatti, determinante per diagnosticare precocemente un problema cruciale per la sopravvivenza delle persone talassemiche e decidere la migliore terapia.

«Un’eccellenza per la sanità della Puglia - ha commentato il presidente della Regione, Michele Emiliano - e una nuova speranza per i circa 800 pazienti talassemici pugliesi, i quali non dovranno più andare fuori regione per effettuare un esame così importante per la salute ma anche per la qualità della loro vita. Potenziamo così la capacità della Puglia di dare risposta a questo enorme bisogno di salute». Soddisfatto l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese: «E' stato un investimento molto importante compiuto da Regione e Asl Bari - ha detto - si aggiunge un altro elemento di eccellenza nel contesto della malattia, sia dal punto di vista della prevenzione delle complicanze sia dal punto di vista della sopravvivenza e qualità della vita dei pazienti talassemici».

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