L'evento

Giornata della Memoria, all’Archivio di Stato di Bari un seminario sulle prime voci libere

Redazione online (Foto Luca Turi)

Le foto con gli studenti e le autorità che hanno preso parte all'evento

BARI - La Giornata della Memoria si celebra all'Archivio di Stato di Bari con un seminario dedicato alle prime voci libere dopo una delle pagine più tristi della storia italiana. E come ogni anno, la sala era gremita di giovani studenti. All’indomani dell’armistizio annunciato dal capo del governo Pietro Badoglio l’8 settembre del 1943, a Bari, infatti, si respirava una vera e propria rinascita culturale. Dalla musica al teatro, il capoluogo pugliese richiama numerosi artisti italiani che si esibiscono sul palco del Teatro Piccinni, riscuotendo un grande successo di pubblico. 

RICONOSCIMENTI ALLA MEMORIA - Tre Medaglie d’Onore alla memoria sono state consegnate stamattina nell’auditorium dell’Archivio di Stato di Bari durante il seminario di studi dal titolo «Le prime voci libere-Dai campi di concentramento al teatro Piccinnì», promosso dalla Prefettura di Bari e dall’Archivio di Stato. Le medaglie alla memoria sono per Nunzio Calia, nato ad Altamura nel 1922, internato in Grecia; per Vittorio Di Bari, nato a Bitritto nel 1922, deportato in Germania; e per Gabriele Sebastiano di Adelfia, anch’egli del 1922, internato in Bocholt Amburgo.

Le Medaglie d’Onore sono onorificenze di elevato valore simbolico, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, a cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti, destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Numerosi gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione che aveva per tema il ruolo del teatro Piccinni di Bari, di recente restaurato e restituito alla cittadinanza, nel primo Dopoguerra quale laboratorio di rappresentazioni musicali significative di un momento di rinascita e di liberazione. 

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