Il comizio
Meloni a Bari: «Regionali 2020? Se spettasse a noi vorremmo Fitto» Lui: «Pronto a dare contributo alla Puglia»
La leader di Fratelli d'Italia in piazza San Ferdinando a Bari
BARI - «Non manca molto. Noi ci vedremo nei prossimi giorni, penso, per fare un check definitivo e annunciare tutti insieme tutti i candidati delle elezioni regionali della prossima primavera, a partire da Calabria, poi Puglia e tutte le altre. Sarei onorata se la responsabilità di individuare il candidato fosse confermata per Fratelli d’Italia. Non ho fatto mistero che, se fosse confermato, chiederemmo una disponibilità a Raffaele Fitto che secondo me è un ottimo candidato, ma anche egli non ha ancora offerto la propria disponibilità e tra l’altro ha un ruolo in Europa molto importante». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei giornalisti sul candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Puglia, a margine di un incontro elettorale in piazza San Ferdinando a Bari, a quale partecipa un migliaio mille persone, sindaci e parlamentari del partito e l’eurodeputato Fitto. «Ovviamente - ha aggiunto - aspettiamo di parlare con gli alleati e vedere tutto insieme se vengono confermate le cose che ci siamo detti in passato».
LE PAROLE DI FITTO - «Sono pronto a fare la campagna elettorale, il resto lo vedremo». Lo ha detto l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto, rispondendo alla domanda dei giornalisti su una sua eventuale disponibilità a candidarsi come presidente della Regione Puglia, a margine di un incontro elettorale a Bari con Giorgia Meloni. «C'è una discussione in atto - ha aggiunto Fitto - vedremo quello che accadrà nelle prossime ore. Io sono convinto che il centrodestra debba raggiungere il massimo della unità, della compattezza, ci vuole equilibrio quindi lavoriamo in questa direzione. L’unica cosa di cui siamo tutti certi è che bisogna cambiare volto al Governo di questa regione. Come farlo lo vedremo insieme e io sono convinto di poter dare, insieme a tutti gli altri, al di là del ruolo, un contributo».
«Vedremo. È un tema che affronteranno i leader come ha detto Giorgia Meloni» ha detto ancora Fitto rispondendo alla domanda se si senta «pronto» a candidarsi. «Si confronteranno con Matteo Salvini, con Silvio Berlusconi e faremo un confronto. Fratelli d’Italia - ha detto - è pronta e mi sembra che questa piazza lo testimoni. Come sono pronti gli altri alleati, come io sono convinto sia pronto il centrodestra».
IL CASO MITTAL - «E' possibile che lo Stato italiano non abbia saputo rispondere per anni alla domanda: 'siamo o no competitivi nella produzione di acciaio?'. Il punto non è come faccio nell’emergenza, e chiaramente vanno salvati 20mila dipendenti collegati all’Ilva di Taranto, ma come consentire che una delle principali industrie italiane possa avere uno sviluppo nei prossimi 10-20-30 anni». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dal palco di piazza San Ferdinando a Bari.
«Possibile che nessuno abbia pensato - si chiede ancora Meloni - di coinvolgere nella questione Arcelor Mittal l’Unione europea? Possiamo una volta tanto chiedere aiuto all’Europa sulle grandi materie? Perché gli altri a noi ce la chiedono, guardate il fondo Salva-Stati, 125 miliardi di euro degli italiani che serviranno a salvare le banche tedesche».
IL RAPPORTO CON SALVINI - «Voi vedete un rapporto in crisi ogni giorno, fatto sta che c'è una coalizione che continua a vincere in tutta Italia, che continua a essere compatta, che sta lavorando per vincere anche nelle prossime elezioni regionali, Puglia compresa». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, rispondendo a margine di un evento in piazza San Ferdinando a Bari alla domanda dei giornalisti sul rapporto con il leader della Lega Matteo Salvini.
«Io sono una persona abituata a dire le cose come le pensa, i rapporti seri si costruiscono così» ha detto Meloni con riferimento alle sue recenti dichiarazioni critiche sulla proposta fatta da Salvini di un tavolo bipartisan per affrontare le emergenze. «In questo caso - ha concluso - io non sono d’accordo con qualunque cosa che possa a mio avviso allungare il brodo di una legislatura che prima finisce e meglio è».
«Penso che sia un tema molto serio quello delle riforme che però credo vada demandato a nuove elezioni». «Non ho fatto mistero di considerare che l’Italia abbia bisogno di riforme profonde. Noi - ha detto - stiamo raccogliendo le firme per l’elezione diretta del capo dello Stato, ma non credo che si possano trovare convergenze importanti su temi centrali come le infrastrutture e il risparmio con il Pd e il Movimento 5 Stelle».
IL COMMENTO SULLA POPOLARE DI BARI - «Aspetto di vedere cosa arriverà da parte del Governo. Ne so quanto voi, so che si parla della eventualità di coinvolgere Invitalia per una banca del Sud. Non sarei contraria a un’ipotesi di questo tipo ma continuiamo a chiedere come Fratelli d’Italia che le banche che hanno un sostegno con i soldi dei contribuenti abbiano anche delle rigide regole». Così ha risposto alle domande dei giornalisti sulla vicenda della Banca Popolare di Bari.
«Sono proposte che abbiamo portato in Parlamento più di una volta - ha detto Meloni - abbiamo chiesto che quando una banca viene salvata con i soldi dei contribuenti si metta un tetto agli stipendi dei manager, che si abbia pubblica la lista dei debitori insolventi, che ci sia uno stop ai dividenti, sono tutte norme che non sono state approvate e me ne dispiace».
«Quando sento Di Maio parlare del problema della vigilanza, devo ricordare al ministro degli Esteri che Fratelli d’Italia ha portato in aula anche in questa legislatura una proposta per riportare Bankitalia sotto il controllo dello Stato, perché Bankitalia è oggi vittima, anzi responsabile, di una grande anomalia: un controllore posseduto da quelli che deve controllare. Non può mai funzionare la vigilanza bancaria così. Quindi Bankitalia deve tornare sotto il controllo del Governo e dello Stato». «Questo è l’unico modo di fare una vigilanza seria, - ha aggiunto - perché non è che non si sapesse che Popolare di Bari aveva un problema. Ha problemi da diverso tempo per una gestione troppo allegra che qualcuno doveva controllare prima e su cui qualcuno avrebbe dovuto prendere provvedimenti prima».
«Chi lavora per il proporzionale oggi lo fa per perpetuare l’ingovernabilità. L’unico obiettivo del proporzionale è mettere sempre i Governi nelle mani del palazzo e non dei cittadini. Fratelli d’Italia farà le barricate contro qualunque forma di legge elettorale proporzionale e chi la propone se ne assume la responsabilità di fronte agli italiani e di fronte alla storia».
SARDINE - «Penso che la cosa ideale adesso - ha aggiunto - sia tornare al voto e che il modo migliore per tirare fuori l’Italia dalla palude sia darle un Governo scelto dai cittadini con un programma coeso, con una forza capace di farlo durare 5 anni ed è ciò per cui stiamo lavorando». «Capisco che la sinistra abbia delle difficoltà a scendere in piazza con i suoi simboli e che quindi abbia bisogno di inventarsene di nuovi. Cari amici del Pd: potete nascondervi dietro tutte le sardine che volete, tanto siete sempre gli stessi squali».
Il FUTURO del GOVERNO - «Siate ottimisti perché questo Governo non durerà, nonostante la volontà di questi signori, abbarbicati alle poltrone, di arrivare alla fine della legislatura per mantenere la poltrona e per eleggere il nuovo capo dello Stato e magari metterci un novello Romano Prodi. Non ci arriveranno», ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia dal palco di piazza San Ferdinando. Al nome di Prodi dalla piazza barese si sono levati sonori fischi.