Festa della Liberazione
Decaro al Sacrario per il 25 aprile: «Orgogliosi del ruolo di Bari»
Il sindaco: «Come in tante altre città italiane, ricordiamo il sacrificio di decine di migliaia di italiani»
BARI - «Oggi, a Bari come in tante altre città italiane, ricordiamo il sacrificio di decine di migliaia di italiani animati dal fervore delle idee e da una passione civile che li ha portati a mettere a repentaglio la propria stessa vita per affermare i valori di libertà, di giustizia e di democrazia. E nel farlo, ricordiamo orgogliosi il ruolo che questa città ha svolto nella storia di liberazione nazionale». Lo ha detto stamattina il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in occasione del 73esimo anniversario della Liberazione durante la cerimonia che si è svolta al Sacrario dei Caduti d’Oltremare, dove riposano le spoglie di oltre 70 mila militari caduti in guerra.
Un ruolo, quello della città di Bari - ha proseguito il sindaco - «che ci è stato riconosciuto nel dispositivo del 2007 della medaglia d’oro al merito civile consegnataci dal presidente Napolitano e che, grazie all’impegno dell’ANPI, dell’IPSAIC, della CGIL e dell’ARCI, è ora inscritto nelle pietre d’inciampo che ricordano i caduti della strage di via Nicolò dell’Arca del 28 luglio 1943, il ruolo del Generale Bellomo, di Michele Romito e dei ragazzi della città vecchia che, opponendosi all’avanzata di una colonna di carri armati tedeschi, difesero il porto da una distruzione certa il 9 settembre dello stesso anno».
«Senza dimenticare - ha concluso - che, a pochi giorni dall’armistizio, in un palazzo in via Putignani, dove oggi sarà collocata una pietra d’inciampo in memoria, sono andate in onda le trasmissioni di Radio Bari: l’unica emittente che ha contrastato, con l’apporto di tanti intellettuali e politici, anche provenienti da altre parti del Paese, la propaganda nazi-fascista».